A Desio scoppia il “caso Ricchiuti”: la Lega denuncia sanatoria ad hoc, il Pd respinge le accuse

Esiste un “caso Ricchiuti” a Desio? Sì stando alla denuncia di Lega nord e Forza Italia riguardo pratiche edilizie della senatrice del Pd trattate a pochi giorni dalle elezioni. Ricchiuti e Corti respingono le accuse. Sul Cittadino del 18 giugno le carte in esclusiva.
il sindaco Roberto Corti e la senatrice Lucrezia Ricchiuti
il sindaco Roberto Corti e la senatrice Lucrezia Ricchiuti Redazione online

Esiste un “caso Ricchiuti” a Desio? Sì stando alla denuncia di Lega nord e Forza Italia riguardo pratiche edilizie della senatrice del Pd trattate a pochi giorni dalle elezioni. Per questo il centrodestra desiano chiede che il sindaco uscente Roberto Corti si ritiri dal ballottaggio del 19 giugno per la poltrona di primo cittadino.

«Ecco le “vergogne” della casta, quella vera – dice l’onorevole leghista Paolo Grimoldi – La senatrice del Pd, Lucrezia Ricchiuti, ha chiesto, pochi giorni prima del voto, al comune di Desio una sanatoria per la sua mansarda non a norma, richiesta fatta alla giunta locale del Pd, e ha ottenuto questa sanatoria ieri, giovedì 16 giugno, guarda caso nel penultimo giorno di amministrazione di questa giunta che domenica con il ballottaggio verrà mandata a casa. Per la serie predicare bene e razzolare malissimo».

E poi: «Ovviamente abbiamo tutti i documenti che provano quanto stiamo affermando».

«Fin dall’inizio della campagna elettorale ho sostenuto che in politica i moralisti sono degli ipocriti e oggi la verità sta venendo a galla. Corti e la sua maggioranza sono il peggio che Desio abbia visto negli ultimi decenni. Corti a questo punto dovrebbe ritirare la sua candidatura se ha un briciolo di dignità», ha fatto eco il candidato sindaco a Desio, per il centrodestra, Massimo Zanello.


La replica di Ricchiuti e Corti è arrivata anche via Facebook.

«La Lega Nord è disperata – ha scritto la senatrice – Zanello è come un bambino sperduto che chiama papà. Grimoldi ricorre alla diffamazione perché non ha più argomenti. Con i soldi del risarcimento mi rifarò casa con i pomelli d’oro (…) Tutti sanno che la mia mansarda non è abusiva. Tutti sanno che non ci ho mai abitato. Tutti sanno che la casa dove abito non è un abuso edilizio da alcun punto di vista. La mia domanda di sanatoria è una mera richiesta di regolarizzare la pianta catastale. Non ho mai commesso reati. Non ho mai costruito un centimetro cubo di abuso edilizio».

Rispedisce tutto al mittente anche Roberto Corti: « Le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Grimoldi, da Zanello e da Villa in merito alla supposta “sanatoria a mansarda abusiva” concessa dalla mia giunta denotano disperazione, scarsa conoscenza delle norme e contengono chiari contenuti diffamatori per i quali ognuno delle persone citate dovrà rispondere nelle sedi opportune. Credo si prospetti per me e la mia giunta una vecchiaia serena ed agiata. La giunta non tratta pratiche edilizie, che sono competenza degli uffici: non abbiamo né visto né deliberato nulla. La notizia è falsa».


Alla fine del mese di aprile Lucrezia Ricchiuti era stata attaccata da Claudio Fiore, che nel 2010 si presentò candidato sindaco con la lista civica “Lega Padana Lombardia Autonoma”, per l’ipotesi che la mansarda del suo appartamento non fosse a norma. La senatrice aveva risposto annunciando querele.

Sul Cittadino ed. Brianza Sud in edicola sabato 18 giugno 2016 la ricostruzione dei fatti e tutte le carte in esclusiva.