Il mio cane tira al guinzaglio, non capisco perché e come posso correggerlo?

Quando il nostro amico fedele proprio non ne vuole sapere di “rispondere ai comandi”. Risponde la dottoressa Anna Randazzese, istruttrice cinofila.
Consigli a 6 zampe cane
Consigli a 6 zampe cane

Buongiorno, vivo con Brick, un cane meticcio di 20 kg di un anno e mezzo; quando usciamo in passeggiata tira al guinzaglio e faccio fatica a portarlo a spasso godendomi la passeggiata.

Soprattutto quando vede altri cani (con cui lui vorrebbe sempre giocare) o sente degli odori tira finché non raggiungiamo il cane o il punto che vuole annusare. Diventa faticoso e poco piacevole, vorrei poter fare una passeggiata più tranquilla con lui! Cosa posso fare?
Lucia

Buongiorno, Brick è un giovanotto, quindi dalla sua descrizione immagino abbia tanta energia ed entusiasmo nella passeggiata, che lo porta a tirare per raggiungere ciò che lui trova interessante. Quando un cane tira al guinzaglio, i motivi possono essere molti, una cosa però dobbiamo certamente tenerla a mente: per il cane restare al guinzaglio e andare alla nostra andatura è una forzatura; è assai improbabile che un cane abbia esattamente lo stesso nostro ritmo quindi per lui diventa uno sforzo adeguarsi alla nostra andatura. Per questo motivo al cane va insegnato fin da piccolo a camminare al guinzaglio: perché è un’esigenza fondamentale nel nostro mondo per la sicurezza di tutti.

Tra i motivi che portano un cane a camminare in modo “disordinato”, oltre al semplice fatto che non gli è stato correttamente insegnato, potrebbe essere anche che il cane esce poco frequentemente (magari chi ha il giardino pensa che questo sia sufficiente per il cane e non pensa di doverlo portare anche a spasso), il che accresce il livello di eccitazione del cane al momento dell’uscita; se invece il cane esce spesso, si perde quell’entusiasmo dell’evento eccezionale e il cane tende a rimanere più tranquillo.

Consideriamo poi che il cane vive il mondo attraverso l’olfatto, quindi è naturale per lui seguire gli odori che incontra e soffermarsi anche a lungo a esaminarli con il suo super tartufo; in tal caso, se la strada in cui camminiamo non è troppo stretta possiamo magari usare un guinzaglio un pochino più lungo per permettere al cane di annusare senza doverci spostare con lui. L’utilizzo poi di una pettorina ad H può ulteriormente aiutare, perché permette al cane di muovere il collo e la testa liberamente (cosa che collare e guinzaglio corto impediscono) lasciandolo appunto libero di annusare quando sente un odore per lui importante. Impedirgli di annusare in passeggiata sarebbe come per noi andare a vedere le vetrine con una benda sugli occhi!

L’incontro con gli altri cani poi è una questione delicata, perché mentre io sono assolutamente favorevole al promuovere la socializzazione tra cani da liberi in contesti idonei, penso che fare incontrare i cani al guinzaglio sia molto complesso e se non si hanno adeguate competenze si rischia di influenzare in modo negativo l’incontro anche senza volerlo: i cani comunicano tra loro utilizzando lo spazio e assumendo posture specifiche, che spesso vengono impedite date le limitazioni che il guinzaglio, inevitabilmente, impone. Inoltre, l’aggrovigliarsi dei guinzaglio potrebbe creare una forte tensione nei cani che si sentono costretti a una vicinanza (quando non un contatto direttamente) che in quel momento per loro potrebbe causare disagio con un individuo appena conosciuto. Quindi il punto è: garantiamo al cane che ha voglia di incontrare altri cani, di farlo in sicurezza ma libero dal guinzaglio, così potremo chiedergli, quando è legato, di rinunciare a quell’incontro. Se non permettiamo mai a Brick, che è invece magari socievole, volonteroso di fare amicizia, di assolvere questa necessità, non si arrenderà mai a “lasciare perdere” quel cane che incontra sul marciapiede. Così come abbiamo detto per la frequenza delle uscite, dobbiamo prima garantire il soddisfacimento dei suoi bisogni, per poi avere, come naturale conseguenza, un cane più equilibrato.

Anna Randazzese *

* Laureata in psicologia e Istruttrice Cinofila, lavora sul territorio di Monza e Brianza con attività individuali e collettive, proponendo percorsi di educazione e riabilitazione comportamentale a tutti i tipi di cani, dai cuccioli appena arrivati a casa a cani adulti con problematiche comportamentali anche complesse. Potete visitare il sito web www.aseizampe.com o visitare la pagina facebook Aseizampe