I cani e l’arrivo di un bebè: consigli pratici

In famiglia arriva una novità: un bambino. Come reagiscono i cani, come comportarsi. Risponde la dottoressa Anna Randazzese, Istruttrice Cinofila.
Cane rubrica Sei Zampe bambino mamma - foto creata da senivpetro/it.freepik.com
Cane rubrica Sei Zampe bambino mamma – foto creata da senivpetro/it.freepik.com


Buongiorno, ho due meticci di 3 e 6 anni, buonissimi, mai avuto problemi. Vivono con me e il mio compagno da quando sono cuccioli. Adesso sono in attesa di un bambino che dovrebbe nascere ad Aprile 2022, come posso prepararli all’arrivo del bimbo? C’è qualcosa che si possa fare, prima o dopo? Grazie, Mara

Buongiorno Mara, innanzitutto congratulazioni! L’arrivo di un bebè in famiglia è sempre una gioia e porta fermento e felicità. Per quanto riguarda i cani ci sono diversi accorgimenti che puoi attuare.

Innanzitutto preparate prima tutte le modifiche in casa che saranno poi utilizzate quando arriverà il piccolo: la cameretta, il fasciatoio, la culla, il seggiolino in macchina… insomma tutti quei complementi che verranno utilizzati col bambino e che possono essere messi “a disposizione” anche prima. Questo aiuterà i tuoi cani a capire che c’è fermento, ma anche ad abituarsi ai numerosi cambiamenti in modo graduale. Potranno annusarli, girare per la cameretta e guardare le cose nuove, che siano dipinti sulla parete o i ninnoli che girano attaccati sopra alla culla, o un carillon. In questo modo nel momento in cui arriverà il piccolo tutte queste cose saranno già “digerite”. Come sai i cani sono animali abitudinari e ci vuole loro un pochino di tempo per assimilare le novità. Passa con loro del tempo nella cameretta del bambino, facci dei giochi o dai loro qualcosa di buono da masticare, insomma coinvolgili affinché si sentano parte del branco e non esclusi da esso.

Una volta nato il bambino, quando sarete ancora in ospedale, chiedi a chi può farlo di portare a casa una tutina sporca o un pannolino, una copertina che odori del bambino, affinché i cani possano con calma esaminare a livello olfattivo questa grande novità.

Quando rientrate a casa, una buona idea è lasciare il bambino un minuto al papà o ai nonni in modo che tu possa rientrare a casa, salutare i cani (che saranno felici di rivederti dopo qualche giorno di assenza) e quando si saranno calmati fare entrare anche il piccolo.

A quel punto bisognerà valutare un pochino la situazione: alcuni cani sono talmente curiosi che rischiano di essere irruenti, e in questo caso bisognerà aiutarli a modularsi nell’approccio col bambino, altri sono quasi impauriti da questo esserino che dal loro punto di vista è assai “strano”. Puoi usare un cancellino mettendo i cani da una parte e il bambino nell’ovetto appoggiato a terra dall’altra così che loro possano vederlo senza saltargli su, oppure puoi usare, facendoti aiutare, i guinzagli per evitare che con le zampe o col muso possano fare male al bambino, anche senza volerlo. È importante però che i cani possano vederlo e annusarlo, perché la curiosità sarà tanta e il rischio è che se lo impediamo, diventino un po’ ossessivi e non si calmino. Se i cani si dimostrano delicati e non troppo invadenti, siediti a terra con il bambino in braccio e lascia che lo annusino, lo osservino, tranquillizzandoli con la voce ma facendo capire loro che vuoi condividere questa gioia con tutto il branco: è fondamentale che non si sentano esclusi!

Tieni anche presente che i primi tempi potranno essere faticosi, quindi se pensi che sarà difficile garantire ai tuoi cani le attenzioni e il tempo che dedicavi loro prima, puoi pensare di chiedere supporto a qualcuno: amici, parenti, ma anche un dogsitter che porti i cani a svagarsi dedicando loro tempo e attenzioni in esclusiva, senza che il bambino diventi la causa della scarsa qualità o durata delle passeggiate. Questo processo di delega andrebbe fatto prima della nascita del bambino, così che i cani non lo associno necessariamente al suo arrivo e per evitare un ulteriore cambiamento nella routine (che tanto ce ne saranno numerosi in ogni caso, cerchiamo di ridurre al minimo quelli concomitanti con la nascita).

I cani sono parte del branco e per loro è fondamentale sentirsi partecipi, quindi coinvolgili quando ad esempio il bambino è da cambiare o si sveglia per mangiare, fatti accompagnare da loro o trova qualche trucchetto, ad esempio chiedendo ai cani di portare via la roba sporca (se non sono cani che poi distruggono i tessuti). Parla con loro, cerca di tenerli vicini anche se la loro presenza non serve davvero, ma è importante che possano sentirsi parte di questo processo.

Per i cani non è così scontato che un bebè sia nato da te, che sia to figlio, un cucciolo di umano che crescerà, quindi dare per scontato che i cani amino i bambini (specialmente così piccoli che strillano, non lanciano palline e sottraggono loro tempo e attenzioni tue) è un’idealismo. Quando un cane deve dividere lo spazio con qualcuno insomma, è comunque sempre un sacrificio: negli anni probabilmente diventeranno amici per la pelle, ma all’inizio può essere non facile per loro. È per il loro bene, oltre che per la serenità famigliare e il bene anche del bambino, che per i cani sia una bella cosa accogliere un bambino (e non per il semplice fatto che lo sia per voi).

Se qualcosa dovesse non andare liscio, se dovessi avere difficoltà o vedere irrequietezza o frustrazione nei tuoi cani, il mio consiglio è di rivolgerti quanto prima a un educatore, per evitare che situazioni borderline trascendano, mettendo a rischio l’equilibrio famigliare.


Anna Randazzese *


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Laureata in psicologia e Istruttrice Cinofila, lavora sul territorio di Monza e Brianza con attività individuali e collettive, proponendo percorsi di educazione e riabilitazione comportamentale a tutti i tipi di cani, dai cuccioli appena arrivati a casa a cani adulti con problematiche comportamentali anche complesse. Potete visitare il sito web

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