Rabadan: l’allegro carnevale di Bellinzona

Per sei giorni, dal 4 al 9 febbraio, Bellinzona festeggia il carnevale e si trasforma in un party a cielo aperto. Poi il centro ticinese ritorna ad essere il vitale cuore pulsante tra il Nord e il Sud delle Alpi dove gli antichi monumenti convivono armoniosamente con le opere moderne disegnate dagli archistar
Castello Bellinzona
Castello Bellinzona Ticino Turismo

Per sei giorni all’anno la città cambia volto. Bellinzona, tranquillo centro del Canton Ticino, dal 4 al 9 febbraio si trasformerà in un party a cielo aperto con sfilate di carri allegorici, cortei, spettacoli e degustazioni che si protrarranno fino a notte fonda. È il carnevale che qui si chiama Rabadan, parola piemontese che significa fracasso. Il carnevale inizia con la consegna delle chiavi della città a un eccentrico personaggio, il Re Rabadan, che sarà il vero e proprio padrone di casa per quasi una settimana. Tra le manifestazioni più significative vi è la sfida tra le Guggen, bande di musicisti provenienti dal Canton Ticino e da altre località elvetiche, che la sera del sabato grasso offriranno un entusiasmante spettacolo in piazza Colleggiata alternando musica e intrattenimento fino alle 5 del mattino. La domenica, invece, le vie cittadine saranno invase dal Grande corteo mascherato, una sfilata umoristica con musica, carri e figuranti.

Chi non ama l’allegria chiassosa del carnevale può apprezzare il fascino austero di questa località di spiccata cultura lombarda negli altri periodi dell’anno. Nota come la città dei tre castelli, che sono patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2000, Bellinzona presenta angoli caratteristici, pregevoli chiese e antiche dimore che impreziosiscono le piccole vie e convivono armoniosamente con opere moderne disegnate da noti architetti. Ma sono proprio le fortificazioni difensive di retaggio medievale ad attirare l’attenzione del visitatore. Guardandoli da lontano sembra che esse siano state poste per puro caso in mezzo alla deliziosa cittadina adagiata nel cuore della pianura ticinese. Invece sia Bellinzona che il suo contado sono cresciuti nei secoli attorno alle costruzioni difensive sviluppando un’identità multiculturale e trasformandosi in un importante punto di scambio tra il nord e il sud delle Alpi. Già gli antichi romani, consapevoli della posizione strategica del luogo, costruirono qui un castrum, che divenne poi una roccaforte a lungo inespugnabile. Il Castelgrande, il più antico e più solido dei castelli di Bellinzona, offre una gradevole veduta sul centro storico e sui dintorni e ospita un piccolo museo storico. Per visitare i castelli vi è il simpatico trenino Artù che collega il centro storico alle fortificazioni.

Ai più piccini è consigliata una visita al Museo in Erba, prima filiale estera del “Musée en herbe” parigino, percorsi didattici interattivi legati al mondo dell’arte.

Bellinzona è anche il punto di partenza ideale per escursioni verso Locarno e Ascona e verso le romantiche valli ticinesi ed è fonte di ispirazione per gourmet e cuochi stellati che qui trovano vini e prodotti dai sapori antichi.

I collegamenti in treno dalla stazione di Monza al Ticino sono frequenti. Si può viaggiare con Eurocity (7 collegamenti diretti al giorno a Lugano e Bellinzona) o con i Tilo. Tempo di percorrenza: da 1 a 2 ore a seconda della destinazione.

Info. www.ticino.ch; www.svizzera.it ; Numero verde 00 800 100 200 30