Voli in mongolfiera e rogo finaleSuccesso per la «Scasada del Zenerù»

Sono stati soprattutto loro, i ragazzi delle elementari e medie di Ardesio, con i compagni delle elementari di Gandellino, i principali protagonisti della «Scasada del Zenerù» del paese seriano.
Voli in mongolfiera e rogo finaleSuccesso per la «Scasada del Zenerù»

Sono stati soprattutto loro, i ragazzi delle elementari e medie di Ardesio, con i compagni delle elementari di Gandellino, i principali protagonisti della «Scasada del Zenerù» del paese seriano. A loro infatti è stato dedicato il convegno di sabato scorso sulla tradizione secolare e sui diversi usi dei campanacci (cioche), con particolare riferimento al loro utilizzo al collo degli animali al pascolo. Domenica pomeriggio si è poi svolta la sfilata dei ragazzi per le vie di Ardesio con il carro del Zenerù in formato ridotto , al quale si è dato fuoco nel campetto dell’oratorio parrocchiale.

Nel corso della giornata, poi, tanti i voli in mongolfiera che si è levata verso il cielo per una quindicina di metri. La manifestazione della Pro loco ha avuto il suo epilogo lunedì sera 31 gennaio con la sfilata per le vie di Ardesio del carro del Zenerù, accompagnato in corteo da centinaia di giovani che suonavano i campanacci. Il rumoroso corteo era preceduto dal presidente della Pro loco Simone Bonetti, in sidecar, mentre subito dietro il carro del Zenerù, hanno sfilato le maschere del carnevale di Timau (Carnia), gli scampanatori croati di Halubje, i giovani della valle con i campanacci (numerosi, come sempre, quelli di Valgoglio) e tante famigliole con i bambini che non si stancavano di ammirare con stupore lo Zenerù, quest’anno raffigurante l’inquinamento. A cavalcioni su un cervo volante trainato verso l’alto da una mongolfiera fatta da palloncini, Zenerù ha tentato di sfuggire al suo destino ma, come sempre, è stato acciuffato.

Condotto alla berlina per le vie di Ardesio è approdato infine in piazza Monte Grappa dove, tra un assordante suono di campanacci e di corni, è finito sul rogo.