Traversata e naèccFesta sul Sebino

Traversata e naèccFesta sul Sebino

Domenica impegnativa quella del 29 agosto per il Sebino: torna la «Traversata del lago d’Iseo», con 271 temerari, da tutto il Nord Italia, ma anche dalla Svizzera, pronti a tuffarsi per passare a nuoto da sponda a sponda, mentre a Tavernola arriva il gran finale del Campionato remiero dei naècc.

A Predore, dunque, alle 10 scatta la 12ª edizione della «Traversata», maratona natatoria non competitiva, organizzata dalla Società operaia di mutuo soccorso (Soms) di Iseo e patrocinata dalle amministrazioni comunali di Predore e Iseo, rispettivamente luoghi di partenza e di arrivo. Traghettati da Iseo da due imbarcazioni della cooperativa di barcaioli di Montisola, i nuotatori raggiungeranno nella prima mattinata il Lido San Rocco di Predore, da dove alle 10 si getteranno in acqua diretti al lungolago Marconi di Iseo.

Una traversata di circa tre chilometri, che i nuotatori più resistenti riescono a compiere in poco più di mezz’ora. Da tre anni a questa parte a tagliare per prima il traguardo è la campionessa master Valeria Vergani, 38 anni, dell’associazione «Pratogrande Sport»: l’anno scorso ha battuto tutti in 37 minuti e 14 secondi. Ma non è tanto l’aspetto agonistico a prevalere nel gruppo di partecipanti, eterogeneo per età e provenienza geografica, quanto invece il piacere di una lunga nuotata in compagnia senza l’assillo del tempo. Quel che conta alla fine, per i più è infatti di toccare la riva e di dar prova a se stessi di resistenza.

A Tavernola, invece, dalle 15,30 i 36 equipaggi dei naècc disputeranno le finali per l’assegnazione di tre prestigiosi premi: in primis il trofeo in miniatura «Naèt d’or», messo in palio dalla Pro loco per la categoria veterani, ma anche la «Bandiera del lago» per le marzaiole e il «Remo d’oro» per i giovanissimi avannotti. Una finale attesissima, non solo dai 72 vogatori alla veneziana, ma anche dalla popolazione rivierasca che ha seguito con crescenti partecipazione ed entusiasmo le cinque tappe sebine. Come si può ben immaginare la tensione agonistica è ai massimi livelli.