Ponteranica: torneodi briscola chiamata

Ponteranica: torneodi briscola chiamata

Niente playstation davanti a schermi al plasma o sale giochi dove imbracciare fucili a infrarossi e abbattere cervi virtuali. I giochi del passato tornano di moda al Bopo di Ponteranica. E non solo tra i nostalgici al di là del «mezzo del cammin di nostra vita», ma anche tra i ventenni che all’incedere del peso anagrafico fanno spallucce. Soprattutto i giochi di carte spopolano al bocciodromo.

E su tutti «la briscola chiamata» che chi se ne intende non si mostra per niente intimidito nel definirlo il migliore dei passatempi. Lunedì, cavalcando l’appeal della prima edizione prenatalizia, ai tavoli «verdi» del bocciodromo di Valbona prende il via (puntuali alle 20.30) il secondo torneo di «briscola chiamata Berghèm».

«La partecipazione al torneo inaugurale – spiega Fabio Comini, dello staff organizzativo – è stato un successo con una trentina di partecipanti. Ci siamo divertiti tutti assieme, uniti dalla passione per questo gioco dalle ascendenze, sembra, olandesi. I complimenti vanno a Giovanni Perego, il vincitore del nostro primo torneo che ha aperto con il suo nome l’albo d’oro. Un ringraziamento particolare va a Graziano Pelucchi (gestore del Bopo, ndr.) che ci dà la disponibilità del locale».

La briscola chiamata, variante della classica briscola, ha un vantaggio “socializzante” sulla seconda poiché possono giocare contemporaneamente cinque persone che, tra bluff e occhiate di sottecchi, aguzzano l’ingegno per scoprire chi tiene in mano la carta, proclamata all’inizio, che identifica il possessore come il «socio».

«Ci vuole abilità e psicologia – precisa l’appassionato Corrado Maffioletti – e indubbiamente una buona mano di fortuna». Con un’iscrizione di 5 euro a testa (anche la sera stessa) i primi tre classificati si portano a casa salami e bottiglie di vino. Per informazioni scrivere a fcomix32@gmail.com.
 Bruno Silini