In ottica mercato, una nuova idea circola a Monzello: perché cambiare qualcosa che sta andando così bene? Dopo la vittoria sulla Cremonese, la seconda esterna in campionato, la classifica è diventata piuttosto lusinghiera per il Monza. 21 punti già fatti, 13esimo posto ad una vittoria dall’ingresso nella parte sinistra della graduatoria, 12 di vantaggio sul terzultimo posto, una serie positiva di 4 risultati utili consecutivi. Tutti dati che rispecchiano le previsioni iniziali di una squadra che, trovata un po’ di compattezza e un po’ di bel gioco che non guasta mai, si sapeva potesse avere qualcosa in più rispetto ad altre pretendenti alla salvezza.
Mercato, il Monza ha un rosa profondissima: più che comprare, sfoltire
Oltretutto la rosa è profondissima. Ci sono una serie di giocatori nemmeno inseriti in lista per il campionato, altri che sono ai margini del progetto tecnico, altri che sicuramente hanno mercato in Serie B, qualcuno pure in Serie A. Numericamente il Monza sta a posto, anzi dovrebbe sfoltire. Dunque i nuovi ingressi sono anche più difficili. Ci sono sicuramente degli interessamenti, anche se le piste Brekalo, Lazovic e Juranovic si sono un po’ raffreddate, mentre per Pol Lirola del Marsiglia c’è l’inserimento dello Sporting Lisbona e Gagliardini dell’Inter scade a giugno e sarebbe più un affare a parametro zero che non una scoperta da mercato invernale.
Più che mercato di gennaio programmazione per il 2023/2024
Ma qui torniamo alla domanda iniziale: perché cambiare qualcosa che sta andando così bene? Ovvio, di ruoli di esigenze da colmare ce ne sarebbe, ma, anche se forse leggermente prematuro, in questa fase la dirigenza può iniziare a pensare con serenità di concentrarsi sulla programmazione, sugli investimenti per i miglioramenti della squadra dell’anno prossimo. Insomma, andare a prendere i titolari nei ruoli che rimarranno scoperti dai fine prestito o dai contratti in scadenza o quanto meno iniziare già ora a intavolare le trattative, questo il piano.
Monza, tanti investimenti in strutture e poi ci saranno gli obblighi di riscatto
Anche perché vanno giustamente salvaguardati i conti: spendere tanto per spendere non è mai la soluzione migliore. Il Monza peraltro ha investito molto nelle strutture negli ultimi anni, tutti costi sostenuti dalla proprietà, sicuramente preventivati ma altrettanto sicuramente onerosi. Questo non avrebbe impedito un mercato invernale migliorativo qualora fosse stato necessario, ma in una situazione tutto sommato tranquilla è anche giusto non rincorrere, non strapagare. E poi ci sono tutti gli obblighi di riscatto, si parla di quasi 50 milioni di euro da saldare alle squadre di provenienza in caso di salvezza raggiunta.