Il Monza continua la sua corsa all’inferno della liquidazione, salvo salvataggi dell’ultima ora o piccoli improbabili miracoli calcistici: il direttore generale Mauro Ulizio lascia la società con uno stringato comunicato di dimissioni in cui rende omaggio a chi l’ha voluto alla guida dei biancorossi, cioè il presidente Armstrong. «Ringrazio il Presidente Anthony Armstrong Emery – ha scritto Ulizio, come riportato dalla società sul sito ufficiale – per avermi concesso l’opportunità di poter fare, anche se breve, una esperienza lavorativa in una città importante come Monza, ma venendo a mancare le condizioni necessarie per lo svolgimento del mio lavoro intentato sul progetto a me proposto, con la presente desidero rassegnare in data odierna le mie dimissioni volontarie dal ruolo di Direttore Generale dell’A.C. Monza Brianza 1912.»
Niente di più, niente di meno, a chiusura di un mese nero per i biancorossi passati rapidamente dai sogni di gloria (e da una serie di ottimi risultati) all’esplosione dei guai internazionali per il presidente Armstrong Emery. Una serie di eventi che hanno innescato l’implosione della società sfociata nelle scorse settimane nella messa in mora da parte dei giocatori. Ultimo capitolo, nei giorni scorsi, quando davanti al notaio sono state gettate le premesse per la messa in liquidazione del Monza calcio: c’è meno di un mese di tempo per ricapitalizzare oppure il destino è segnato. Sul tavolo, dopo avere svuotato di fatto la società fino all’ultimo centesimo, manca un po’ più di un milione di euro.