Desio – Anche i clan della ‘ndrangheta attivi in Brianza avrebbero avuto contatti con gli arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano che ha portato in carcere, tra gli altri, l’assessore regionale Domenico Zambetti.
Secondo quanto emerge dall’ordinanza firmata dal gip Alessandro Santangelo, uno dei presunti ‘ndranghetisti che avrebbero venduto voti al politico del Pdl, Giuseppe D’Agostino, avrebbe avuto contatti anche con Pio Domenico, “classe 1946, uno dei capi della locale della ‘ndrangheta di Desio”, finito in carcere nell’ambito dell’operazione Infinito del 2010.
L’inchiesta che in settimana ha fatto tremare il Pirellone, quindi, si lega in qualche modo alla maxi operazione anti ‘ndrangheta che ha provocato il terremoto politico a Desio e che ha portato alla caduta della giunta di centrodestra. I voti per Zambetti sarebbero arrivati anche da Desio e dalla Brianza.
Le intercettazioni rivelano, infatti, che D’Agostino, legato al clan dei Morabito, avrebbe contattato anche Domenico Pio per cercare di ottenere il sostegno a Zambetti alle elezioni regionali del 2010. Secondo l’accusa, il politico avrebbe pagato caro ciascuna preferenza: 50 euro a voto. In totale, avrebbe ottenuto dai clan 4000 voti, pagando quindi 200 mila euro. P.F.