Vimercate – Navigare su siti internet un po’ troppo “spinti” (per usare un eufemismo) non è cosa da fare tra i banchi di scuola durante le ore di lezione. Ha davvero del clamoroso l’ultima bacchettata del preside dell’istituto Floriani, Enrico Danili, nei confronti dei suoi studenti. In una recente circolare, indirizzata a tutti gli studenti e al corpo docenti, il dirigente scolastico del plesso di via Cremagnani e di via Adda non ha usato mezzi termini: “postare siti inopportuni, per quanto la scuola abbia attivato tutte le protezioni, non va bene”.
Una frase semplice, chiara, e che va letta come una ferma presa di posizione dopo gli ultimi casi non proprio edificanti che si sono verificati all’interno della scuola. Alcuni, studenti, infatti, si sono messi in luce per avere postato sulle Lim (le lavagne interattive multimediali che stanno ormai dilagando al Floriani) i link di alcuni siti vietati ai minori. La tecnologia utilizzata in modo sempre più massiccio, unita alla possibilità per ogni ragazzo di collegarsi a Internet in un baleno, in qualsiasi momento, utilizzando il proprio smartphone, sta provocando qualche “contrattempo di troppo”. A livello tecnico e informatico la scuola ha fatto interamente il proprio dovere, attivando le reti di protezione del caso, ma evidentemente non basta.
“I ragazzi devono capire che la tecnologia è al loro servizio – spiega Danili – e che il cervello va sempre tenuto acceso e collegato. Fermo restando la scommessa di un salto di qualità determinato dalle Lim e dai computer che aiuteranno il miglioramento nell’acquisizione degli apprendimenti – scrive il dirigente scolastico nella circolare – dobbiamo evitare la storia della forchetta non usata per mangiare, ma per farsi del male. Non basta avere strumenti importanti che sempre più miglioreranno la condivisione delle conoscenze: bisogna usarli bene”. La diffusione di siti Internet sconvenienti in una scuola, vale la pena sottolinearlo, a larga maggioranza maschile, è solo la punta dell’iceberg: in realtà il problema è più complesso e attiene all’educazione dei ragazzi.
Sono altri gli atteggiamenti finiti nel mirino del dirigente Danili: durante l’intervallo i ragazzi “fanno girare musica da discoteca” (si legge ancora nella circolare) e durante la lezione guardano film che “non c’entrano niente”. Il comportamento di pochi, in ogni caso, non può certo far cambiare rotta all’istituto, ormai votato alla tecnologia: è fresca, ad esempio, l’introduzione del registro elettronico per docenti e ragazzi, una realtà che andrà consolidandosi nelle prossime settimane.
Simone Pace