Vimercate, i lavoratori di Borghi«Adesso il problema è mangiare»

Vimercate, i lavoratori di Borghi«Adesso il problema è mangiare»

Vimercate – «Il nostro problema è mangiare. Dovete dirci chi deve tirar fuori questi soldi che ci spettano e che ci servono per mangiare». Concreta e diretta l’esortazione che uno dei cassintegrati della Borghi trasporti ha rivolto lunedì mattina al sindaco Paolo Brambilla e alla senatrice Pd Emanuela Baio nel corso dell’incontro avvenuto a Palazzo Trotti a fronte del presidio di protesta organizzato, per la mattina stessa, dalla Filt Cgil e dalle rsu.

Gli ultimi 750 euro ricevuti, a tanto ammonta l’indennità mensile di cassa, risalgono a dicembre. Da tre mesi settanta famiglie non hanno stipendio. Alla drammaticità di questa situazione si è aggiunta la procedura di mobilità per tutti i settanta cassintegrati, aperta dall’azienda del gruppo Bartolini, proprietario di Celestica, che vorrebbe attuare un passaggio diretto dalla cassa integrazione al licenziamento, da consumare entro i primi di giugno.

Passaggio peraltro prevedibile, «ma non siamo disponibili a firmare il licenziamento neppure di una sola persona», ha dichiarato lunedì Ettore Montagna, Filt Cgil Milano. Tre le richieste dei sindacati. In primissima istanza, ottenere le indennità mensili di cassa integrazione, «in tempi brevissimi, perché si rischia che l’esasperazione di queste famiglie sfoci in terreni dove gli interventi poi li fanno le forze dell’ordine», ha detto Montagna, poi allungare di un altro anno la cassa integrazione straordinaria, per arrivare sino al giugno 2010, e infine ampliare la riflessione a livello di distretto per trovare soluzioni come, ad esempio, la mobilità interaziendale che compensi il saldo occupazionale tra crisi e nuovi start up.

Secondo la procedura firmata la scorsa estate, la Borghi si è impegnata a erogare direttamente le indennità di cassa, e a ricevere dunque poi dall’Inps, ossia dal governo, le somme anticipate. «Viste le difficoltà evidenti, abbiamo chiesto che la stessa Borghi usufruisse del recente accordo stipulato tra la Provincia di Milano e l’associazione banche perché alcuni istituti di credito possano farsi carico di questi anticipi, con la copertura garantita comunque dall’Inps. Ma pare che questa strada non sia percorribile, perché il titolare di credito nei confronti dell’Inps è l’azienda e non il singolo lavoratore. Una situazione paradossale, perché questo accordo è stato siglato proprio per risolvere situazioni di paralisi come quella di Borghi», ha riassunto Montagna. Il sindaco si è impegnato a contattare Provincia e Regione per sbloccare l’accesso al credito di Borghi. Baio ha annunciato l’imminente presentazione di un’interpellanza in Senato per ottenere risposte al fatto che ammortizzatori sociali già finanziati non vengano erogati. Anna Prada