Via al rito abbreviato per MerlinoEureco, i timori delle famiglie

Rito abbreviato per Giovanni Merlino, titolare dell'azienda Eureco di Paderno Dugnano teatro dell'esplosione e dell'incendio che nel 2010 uccise quattro operai e ne ferì gravemente tre. I timori dei parenti delle vittime.
Via al rito abbreviato per MerlinoEureco, i timori delle famiglie

Paderno Dugnano – E’ dall’espressione sui volti dei familiari delle vittime e dei colleghi deceduti che, subito dopo la conclusione dell’udienza di mercoledì 16 gennaio, davanti al Tribunale di Milano, si comprende il futuro del processo a carico di Giovanni Merlino, titolare dell’azienda Eureco di via Mazzini a Paderno Dugnano. Niente patteggiamento, via libera al rito abbreviato. La procura si è opposta, a più di due anni dall’incendio del 4 novembre 2010, alla proposta della difesa di patteggiamento. Il gup Antonella Bertoja ha quindi rinviato l’avvio del procedimento con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, chiesto quindi dall’imputato, al prossimo 25 marzo, fissando già la data successiva, prevista per l’8 aprile.
Sempre mercoledì mattina è stata formalizzata un’offerta «del tutto inconsistente – secondo i primi commenti a caldo fuori dal Palazzo di Giustizia – per i risarcimenti ».

Secondo l’accusa dei pm l’esplosione, che portò alla morte di quattro lavoratori a seguito delle ustioni e al ferimento di altri tre, fu causata dalla rischiosa miscelazione derivante dal mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro nel trattamento di rifiuti pericolosi nella sede dello stabilimento palazzolese. Per il titolare della società di smaltimento rifiuti, Giovanni Merlino, le accuse sono di omicidio colposo plurimo aggravato, lesioni colpose gravissime, incendio colposo, frode fiscale, nonché stoccaggio, traffico e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
«Ad oltre due anni di distanza dalla tragedia – è il commento del Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori Eureco – si verifica il quadro che un imprenditore senza scrupoli, recidivo per essere stato condannato ad un anno e quattro mesi per la morte di un operaio in una sua fabbrica nel 2005 in provincia di Pavia, potrebbe non fare un solo giorno di carcere. Grave è la nostra preoccupazione per una possibile sentenza che non dia giustizia ai morti ed ai loro familiari, ai feriti ed alle vittime della logica del profitto, dello sfruttamento delle persone e della pervicace volontà di non rispettare le norme sulla sicurezza del lavoro e della difesa dell’ambiente».

A dar preoccupazione è anche il capitolo dei risarcimenti, ed in particolare per quei lavoratori che lavoravano per una cooperativa. «Già nelle precedenti udienze fu evidente la propensione del Gup – denunciano ancora dal comitato – all’accordo risarcitorio nei confronti delle parti civili tramite l’assicurazione del Merlino e dell’Eureco, senza mai forzare gli imputati ad esporsi direttamente. Il risultato è stato un parziale anticipo provvigionale per i soli dipendenti dell’azienda, trascurando totalmente i lavoratori della cooperativa Tnt, che operava esclusivamente per Eureco».
Ileana Brioschi