Via agli sfratti nelle case popolariMonza sgombera gli abusivi

Al via gli sfratti per gli abusivi delle case popolari di Monza. Avviato l'iter per il momento per sette famiglie. Ma in totale sono ancora trentadue gli appartamenti di proprietà comunale occupati da chi non ne ha diritto: «Ogni anno riceviamo 600 richieste per una disponibilità di cinquanta alloggi».
Via agli sfratti nelle case popolariMonza sgombera gli abusivi

Monza – Al via gli sfratti per gli abusivi delle case popolari. L’amministrazione comunale ha avviato l’iter per recuperare gli immobili popolari occupati abusivamente e per il momento sono sette le famiglie che dovranno abbandonare la casa comunale, ma questo è solo l’inizio. In totale sono ancora 32 gli appartamenti di proprietà comunale occupati abusivamente da chi non ne ha diritto. L’occupazione abusiva si è intensificata negli ultimi anni ed è una pratica che l’amministrazione sta combattendo con sempre maggiore decisione in quanto ogni anno arrivano più di 600 richieste di appartamenti comunali, ma le disponibilità del Comune si aggirano sui 50 alloggi ogni anno.
«Le situazioni per le quali abbiamo deciso di agire con la procedura di sfratto rappresentano soltanto i casi più eclatanti – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Cherubina Bertola – abbiamo una situazione critica in questo senso: ogni anno aumentano le richieste di alloggi e le disponibilità sono sempre meno».

Per fare fronte all’emergenza alloggi il Comune ha previsto di recuperare alcuni appartamenti che sono in stato di degrado, ma non basta. Per questo è sempre più importante andare a scovare chi ha occupato abusivamente gli alloggi popolari: «Sfrattare una famiglia non è una decisione che si fa a cuor leggero, ma bisogna intervenire se in un periodo del genere ci sono persone che occupano delle case e non ne hanno diritto, togliendo questa possibilità a famiglie che ne hanno un reale bisogno ». E continua: «Nel caso in cui fossero coinvolte famiglie con dei minori interveniamo con i servizi sociali».
Poi c’è il problema degli alloggi di emergenza, per i quali il Comune prevede delle procedure particolari: «La legge regionale prevede che una percentuale degli alloggi di edilizia residenziale pubblica vengano destinate ad alloggi di emergenza per le situazioni più critiche – continua l’assessore ai Servizi sociali – il problema è che al momento non ci sono più sfoghi abitativi di questo tipo e il Comune deve trovare delle soluzioni alternative in centri di accoglienza o comunità sparse per la Brianza».

Pare inoltre che, per motivi di costi, l’amministrazione sia costretta a mandare delle persone in un pensionato a Ornago che propone delle tariffe particolarmente vantaggiose. Gli uffici. per cercare gli abusivi può effettuare dei controlli incrociati tra i redditi, i dati dell’ufficio Catasto e quelli dell’Inps per cercare chi, tra gli inquilini, non ha diritto.