Vestirsi al freddopensando al caldo

Il meteo e la moda abitano su due pianeti diversi. O forse no. Insomma, mentre nevica, con un occhio si guardano già pantaloncini e camice di lino per questa primavere/ estate e con l'altro non si perdono di vista le passerelle newyorchesi.
Vestirsi al freddopensando al caldo

Il meteo e la moda abitano su due pianeti diversi. O forse no. Insomma, mentre nevica, con un occhio si guardano già pantaloncini e camice di lino per questa primavere/ estate e con l’altro non si perdono di vista le passerelle newyorchesi. Basterebbe un po’ di coordinazione. Quindi, via all’assalto a Yoox.com. inutile spiegare a chi legge cosa sia Yoox, ma se dovesse servire basti sapere che è la più fornita (e affidabile, ahimè) boutique online presente nel web.
Ci sono ancora disponibili una quantità tale di capi invernali che si addicono così bene al clima di questi giorni che è un delitto trattenersi. Il maglione di lana con piume di N°21, la mantella di lana con inserti di pelliccia di Roberto Cavalli, gli stivali in pelliccia ecologica di See by Chloè, i manicotti in lana di Roberto Cavalli. Insomma, le ultime comparse nel guardaroba invernale. Però intanto bisogna pur tener sott’occhio quel che invece riempirà l’armadio tra poche settimane. E così, finito di spulciare Yoox.com, si cambia subito sito per informarsi sulle tendenza che il caldo sole di marzo porterà.
Pochi dettami, ma fondamentali. Righe, come quelle del completo di Micheal Kors, assolutamente impensabili per chi non sia un giunco. Ruches, onnipresenti sul top di Dries Van Noten, forse troppo ingombranti. Colori squillanti, forti come l’arancione “urlato” dell’abito di John Richmond. La stampa pitonata, squamosa sui dettagli del vestito di Valentino. La stampa grafica, che tempesta la camicia di Hermès tanto da mandare insieme la vista. Le stampe floreali, davvero molto originali di questa stagione almeno quanto la gonna di Dior. Originali quanto le reti da pesca di cui son piene le passerelle come il completo di Veronique LeRoy. E poi l’extralarge che non passerà mai in questi anni, insieme al look androgino, il color metallizzato e l’ispirazione giapponese. Insomma, alla fine niente di nuovo da questo fronte.
Ed ora una piccola pausa. Prima di passare al terzo sito da visitare, serve prendere un po’ di respiro. Un poco impegnativo break mangereccio con un caffè e uno spuntino, magari una puntatina a prendere un secondo cuscino da mettere dietro la schiena per assicurarsi la dovuta comodità e quasi ci sta anche una pausa sigaretta per le più dipendenti. E ora via. Alla scoperta delle passerelle della prossima stagione fredda. Il che è un po’ comico pensando di essere ancora nel bel mezzo di quella che per gli stilisti è già finita (venissero loro a prendere questa neve e questo freddo e dicessero se l’inverno 2012/2013 è già finito).
Ed ecco che nelle quattro capitali della moda (New York, Londra, Milano, Londra) arrivano già cappotti, maglioni e sciarpe. Da New York qualche anticipazione: l’etnico che, bamboline voodoo a parte, ha vestito le modelle di Custo Barcellona; gli anni Settanta, da sempre adorati dalla mitica Diane Von Fustenberg; il preppy (parola sconosciuta ai più perché era morta in Italia negli anni Ottanta) di Tommy Hilfiger e il lungo di Carolina Herrera. Insomma, se ci sia mai qualcosa di veramente nuovo sulle passerelle non lo si capisce mai. L’unica cosa chiara è che dopo un pomeriggio davanti al pc, si sarà sempre vestite di pile e presumibilmente ogni anno, quel pile, sarà sempre dello stesso colore.
Francesca Lanzani