Monza – I 22.426.843 euro incassati da via Grossi con la vendita delle azioni Sea sono già sul conto corrente della Provincia di Monza: il bando di gara, del resto, prevedeva il bonifico immediato da parte dell’acquirente. L’operazione, condotta dalle Province di Monza e di Milano per salvare i loro bilanci dal dissesto finanziario, ha messo sul mercato il 14,5% delle quote della società che gestisce gli aeroporti milanesi. In molti, in Brianza così come a Palazzo Isimbardi, hanno tirato un sospiro di sollievo giovedì 27 dicembre quando hanno aperto la busta con l’offerta d’acquisto, ritenuta congrua, presentata dal fondo F21 di Vito Gamberale. La cifra consentirà alla giunta Allevi di raggiungere il pareggio di bilancio per il 2012, di non sforare il Patto di stabilità e di mettere in cantiere alcune opere rimaste al palo a causa dei pesanti tagli alle risorse decretati dal Governo Monti. Tra gli interventi che rischiano di saltare figurano il completamento di alcuni istituti superiori, la realizzazione della rotonda del Malcantone tra Monza e Concorezzo, l’ammodernamento delle metrotramvie. «Siamo riusciti – commenta il presidente Dario Allevi – a osservare in extremis il Patto di stabilità senza svendere i nostri gioielli di famiglia. Ora, però, non ci fermeremo vista la decurtazione già annunciata da Roma di 1,2 miliardi per il 2013: salvare i conti resta un imperativo categorico che intendo onorare».
Monica Bonalumi
Vendita Sea, 22 milioni per MonzaLe casse provinciali sono al sicuro
I 22.426.843 euro incassati da via Grossi con la vendita delle azioni Sea sono già sul conto corrente della Provincia di Monza: il bando di gara, del resto, prevedeva il bonifico immediato da parte dell'acquirente.