Villasanta – L’amore sboccia ovunque, anche in un cimitero. Così parrebbe da una recente vicenda che colloca un moderno Rodolfo Valentino, nemmeno nel fiore dell’età, esattamente nel camposanto di Villasanta, in via San Francesco d’Assisi, impegnato in una corte serrata a colpi di bigliettini d’amore nei confronti di una villasantese di mezza età, che si reca al cimitero quotidianamente per fare visita alla tomba del padre. Altro che sms, facebook e approcci via chat, c’è ancora qualcuno che segue i metodi tradizionali a base di carta e penna, solo un po’ personalizzati con una cornice decisamente insolita.
La vicenda risale ai giorni scorsi e protagonista è appunto una donna che risiede in città e che più volte, pregando sulla lapide del genitore, è stata interrotta dalla vista di un bigliettino bianco fissato alla bell’e meglio alla tomba. La perplessità è andata via via aumentando, di pari passo con il ripetersi dei bigliettini. Tanto più che il contenuto dei messaggi denota chiaramente che il misterioso romanticone ha preso un granchio e ha sbagliato persona. Il testo infatti sembra faccia diversi riferimenti “amarcord” a vecchi tempi in cui lui e la villasantese si conoscevano. Episodi che la destinataria dei bigliettini non ricorderebbe affatto.
Se non è dunque la memoria della signora a giocarle un brutto scherzo, la vicenda resta avvolta da mistero e lascia supporre che il timido pretendente si sia fidato esclusivamente del nome inciso sulla lapide, un nome inequivocabilmente brianzolo, ma non strettamente villasantese. Cadranno probabilmente nel vuoto dunque, le sue proposte galanti, ma a quanto pare delicate, di un nuovo incontro. Un camposanto d’altra parte non è esattamente il luogo più promettente per l’inizio di una storia d’amore, sebbene non si possa certo accusare di scarsa originalità.
Valeria Pinoia