Un faccia a faccia triste a CesanoColpi proibiti tra Romanò e Ponti

Il commento di Luigi Losa al faccia a faccia di giovedì sera al teatro Excelsior di Cesano Maderno. Un Comune che va alle urne con due anni di anticipo. Cronaca di una serata funestata da un lutto che ha addolorato tutti.
Un faccia a faccia triste a CesanoColpi proibiti tra Romanò e Ponti

Cesano Maderno – Non è stato facile e lo sapevo, ma non perché ci fossero sette candidati o, ancor più, perché Cesano va alle urne con due anni di anticipo, o peggio perché tra Pdl, o pezzi di esso, e Lega è finita male dopo soli due anni di governo che avevano mandato in soffitta l’era di Gigi Ponti e dei suoi eredi.

Non è stato facile perché c’era di mezzo la morte di un candidato, un quarantenne stroncato all’improvviso da un malore fatale. E su queste cose purtroppo (o per fortuna…) non sono proprio così imperturbabile. Sotto questo profilo debbo essere grato ai candidati per la sensibilità dimostrata e soprattutto al giovane Matteo Gavioli, candidato sindaco di Uniti per cambiare – Villaggio Snia di cui lo scomparso Elpidio Santillo era stato uno dei propugnatori.

Matteo è stato bravo e coraggioso nel ricordarlo davanti alla platea gremita dell’Excelsior che ha compreso fino in fondo il momento e l’ha dimostrato durante tutto il dibattito. Certo ci sono stati applausi e contestazioni come sempre accade ma il tutto nei limiti del rispetto reciproco, anzi con qualche decibel in meno dovuto al clima e non solo quello atmosferico. Detto questo il confronto ha messo in evidenza, ed è la prima volta che lo constato in modo così netto, la distanza generazionale fra il terzetto di venti-trentenni e il resto dei candidati vicini alla cinquantino e oltre.

Luca Giugno di Forza Nuova, Daniele Ceccarello di Un futuro per Cesano e il già citato Matteo Gavioli hanno infatti a più riprese cercato di rompere gli schemi e mostrato insofferenza per i discorsi talvolta ampollosi dei loro colleghi più esperti e comunque navigati, in politica come nella vita. Al punto da arrivare ad auspicare comunque la vittoria o il successo di uno di loro giusto per cambiare storia, epoca.

Certo sui temi concreti i tre giovani sono apparsi determinati ma limitati rivelando una inevitabile inesperienza e non possibilità di conoscenza, fatta qualche eccezione per Ceccarello, rispetto a Gigi Ponti, già sindaco per tre volte e già assessore provinciale che oltretutto gode dell’appoggio di uno vasto schieramento (Pd, Sel, Udc, Idv e le civiche Alleanze civiche per Gigi Ponti e Vivi Cesano Popolari Gigi Ponti sindaco), così come a Oscar Greco con un passato da assessore e consigliere delegato che è il candidato di Pdl e della civica Per Cesano, ed infine a Marina Romanò, sindaco caduta anzitempo ma già candidata più volte in passato, desiderosa di riscatto e rivincita per sé e per la Lega Nord che corre con La Cesano che vogliamo.

Discorso a parte per Walter Mio candidato del Movimento cinque stelle che propone linguaggio e obiettivi del tutto diversi. Inevitabile il redde rationem tutto interno al centrodestra scaturito da una domanda fin troppo interessata della platea e nel quale Ceccarello e la Romanò si sono rinfacciati accuse e colpe rispetto alla caduta dell’amministrazione di cui facevano parte o sostenevano.

La Romanò ha anche approfittato dell’occasione per mettere in difficoltà il suo rivale di sempre, Gigi Ponti, con oscure manovre urbanistiche che ne avrebbero determinato la caduta. Un giallo che ha sicuramente destato sorpresa ma che oggettivamente pare relegato in una parentesi ormai chiusa perché Cesano sembra proprio voler guardare in avanti, spinto e sospinto proprio dai giovani. Lunedì si va a Meda, una delle roccaforti leghiste dove Giorgio Taveggia punta addirittura al quarto mandato. Anche lì sarà battaglia.
Luigi Losa