Monza – Tanto rumore per nulla: in base alle ultime stime della Nasa, tutta l’Europa sarebbe esclusa dall’area interessata dalla caduta dei detriti del satellite Uars (Upper Atmosphere Research Satellite), il cui rientro nell’atmosfera dovrebbe avvenire fra le 5 e le 9 ora italiana. In questo periodo di tempo, il satellite passerà in una fascia che comprende “parti del Canada e dell’Africa, oltre che vaste zone degli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano”. “Il rischio per la sicurezza – ha rilevato la Nasa in un comunicato – è molto remoto”. Anche sulla base di queste considerazioni, nel corso dell’ultimo aggiornamento del Comitato operativo, il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile ha dichiarato ufficialmente chiuso alle 3.40 di stanotte l’allarme per l’Italia, “escludendo – in una nota – la possibilità che uno o più frammenti del satellite Uars cadano sul territorio italiano”. Di conseguenza, “il Capo Dipartimento della Protezione civile – Commissario delegato, con l’accordo unanime di tutti i componenti del Comitato Operativo e dei Centri di coordinamento delle Regioni interessate, alla stessa ora, dopo l’ultimo sorvolo del Paese, ha dichiarato concluse le attività dello stesso Comitato”.
Uars precipita, pericolo scampatoL’Italia è salva, trema il Canada
E alla fine il satellite Uars è precipitato senza fare danni. Dopo due giorni di allarme per la possibile caduta di detriti sul territorio europeo, e italiano, la protezione civile ha dichiarato il cessato allarme alle 3.40 di sabato mattina.