Tre abbandoni per una giuntaEcco chi ha lasciato la Colombo

Una giunta a dir poco travagliata quella guidata dal sindaco Colombo. Che, con il probabile abbandono dell'assessore Maurizio Bedendo, ha raggiunto quota tre nella non certo invidiabile classifica dei componenti dell'esecutivo che hanno abbandonato la carica.
Tre abbandoni per una giuntaEcco chi ha lasciato la Colombo

Arcore – «Non si può votare contro l’adozione del pgt, che serve a mettere lo strumento a disposizione dei cittadini. Tutt’al più si vota contro l’approvazione». Non cambia di una virgola la posizione dei socialisti arcoresi, rispetto alla scelta di Sel di bocciare il documento urbanistico. «Il sindaco affronterà la questione dopo le feste – prosegue il segretario cittadino Luigi Sala – ma sono loro che si sono chiamati fuori». Il piano di governo del territorio è solo l’ultimo degli argomenti che hanno causato fratture e scintille in maggioranza. E che si riallacciano tutti al capitolo urbanistica, delega mantenuta dal sindaco. Se Maurizio Bedendo dovesse effettivamente perdere il posto, sarebbe il terzo assessore a lasciare dalla giunta. Pur con motivi e modalità diverse.

La prima era stata Lorenza Caroli, cui era affidato il sociale: le sue dimissioni per motivi personali erano arrivate all’inizio dell’estate scorsa. Più vivace, poche settimane dopo, l’uscita di scena di Raffaele Mantegazza, cui erano state affidate le deleghe alla cultura. Restituite al sindaco nella bufera suscitata dalla visita di Rosalba Colombo a Villa San Martino, che aveva del resto sollevato polemiche da più voci della maggioranza (Sel compresa). E l’inevitabile interrogativo: di cosa vi siete parlati? Dal momento che con il sindaco c’era anche il responsabile dell’urbanistica Massimiliano Lippi. Alla domanda, in Consiglio comunale, la Colombo avrebbe risposto che s’era parlato di villa Borromeo e della Cappella Vela.

Tralasciando l’estate di fuoco per la sentenza del Tar a favore di Doneda, alla fine è arrivato l’attesissimo pgt. E insieme il no di alcuni gruppi di cittadini, sostenuto da una raccolta firme, contro l’ipotesi di costruire un centro sportivo a La Ca’, di spostare il tennis e al suo posto realizzare una palazzina. Posizione quest’ultima sposata anche da Sel e che compare tra le motivazioni del no che la compagine di sinistra ha raccolto in un volantino diffuso due settimane fa. Per il piano di governo del territorio si apre ora il periodo delle osservazioni.
Letizia Rossi