Monza – Sono arrivate a quota 999 le firme raccolte per la petizione sul mantenimento della linea di autobus Z266 – tagliata dall’azienda di trasporti Net e dovuta al contenzioso tra Comune e Provincia sui debiti da sanare – e consegnate in consiglio provinciale.
La protesta nei quartieri periferici di Monza si è sollevata e ha raggiunto anche l’aula di Consiglio comunale dove, nell’ultima seduta, la problematica del trasporto pubblico ha tenuto banco con una serie di interventi da parte dei consiglieri di maggioranza e opposizione.
La preoccupazione è per le zone sensibili della città che resterebbero isolate a seguito della eliminazione della linea Z266. In particolare il carcere di via Sanquirico non sarebbe più raggiungibile con le linee di trasporto pubblico.
Paolo Piffer (Cambia Monza) ha sottolineato il problema in consiglio comunale: «Il carcere è diventato un’isola come Alcatraz senza più il pullman che trasporta i parenti dei carcerati» ha dichiarato in consiglio comunale. Non si esclude che per il carcere si possa prevedere un servizio di bus «a chiamata».
Anche alcune strutture sanitarie non sarebbero più direttamente collegate ai quartieri di San Donato e Regina Pacis. E’ il caso della clinica Zucchi che non è più direttamente raggiungibile dai quartieri, per arrivarci bisogna ora cambiare in stazione. Anche il Cam in viale Elvezia ha richiesto più volte di essere collegato alle linee di trasporto pubblico, ma per ora non è ancora previsto un collegamento e il centro analisi resta ancora «isolato ».
Il gestore delle linee, la società Net, si difende con le parole del suo presidente, Alessandro Meazza: «Noi ci siamo attenuti alle richieste della Provincia di Monza e Brianza». La riduzione dei trasporti previsto nel contratto di servizio, secondo il presidente di Net, ammonta a 350mila chilometri. L’assessore ai Trasporti del Comune di Monza, Paolo Confalonieri, ha ammesso che la situazione «è complicata » ma al tempo stesso ritiene che la linea Z203 può colmare in parte le carenze provocate dall’eliminazione della Z266.
Ma i problemi del trasporto pubblico non si limitano al taglio delle linee: dal 7 gennaio, infatti, sono state eliminate anche le corse notturne del servizio locale. Tra i disservizi del trasporto pubblico, infatti, i cittadini segnalano anche l’annullamento del servizio notturno. I pullman, infatti, ora transitano soltanto fino alle 20.30, cosa che taglia fuori molte utenze della città e che non va certo nella direzione di incentivare l’uso del trasporto pubblico. Questo va a danno sopratutto della scuola infermieri dell’Ospedale San Gerardo: gli studenti della scuola, infatti, finiscono in orario serale e, per loro, le corse notturne erano di grande utilità per gli spostamenti. Al momento le linee che effettuano servizio dopo le 21 sono quelli extra urbani Z221 e Z321 che vanno rispettivamente da Sesto a Arcore e da Monza a Trezzo sull’Adda.
Andrea Trentini