Traffico di droga per l’ndranghetaArrestato quarantenne di Monza

Camorra, ma anche 'ndrangheta: c' anche un monzese, Fulvio Schipani, di 42 anni, tra le undici persone finite in carcere per traffico di sostanze stupefacenti per le cosche calabresi, un'altra tranche dell'inchiesta Infinito.

Monza – Camorra, ma anche ‘ndrangheta: c’ anche un monzese, Fulvio Schipani, di 42 anni, tra le undici persone finite in carcere per traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito di un’altra tranche dell’indagine Infinito, quella che a luglio del 2010 ha depitato le locali calabresi di Desio, Seregno e Giussano.

L’accusa per Shipani di aver gestito un commercio di cocaina per conto delle cosche della ‘ndrangheta. Nel corso dei due anni di investigazioni relativamente a questa tranche investigativa, erano gi state arrestate quattro persone, mentre 41 erano state denunciate a piede libero e complessivamente i carabinieri hanno sequestrato 33.200 pastiglie di ecstasy, un chilo di cocaina e dieci di hashish per un valore commerciale superiore al mezzo milione di euro.

Sotto sequestro sono stati posti due appartamenti, quattro box e vari conti correnti e depositi nelle province di Milano, Varese e Campobasso. Gli arresti hanno riguardato anche le province di Reggio Calabria e Pescara. Solo uno degli indagati (allo stato irreperibile) manca all’appello. Artefici del business, le cosche calabresi dei Pelle, Bellocco, Strangio.

Tra gli arrestati, spicca anche Antonino Bongiovanni, 55 anni, il quale formalmente risiede a Giussano, anche se di fatto era domiciliato nella localit abruzzese di Montesilvano (in provincia di Pescara). Nome di rilievo quello di Michele Ciavarella, 61 anni, gi al centro di altre vicende giudiziarie, anche monzesi, sempre relative al traffico di sostanze stupefacenti, originario di San Severo di Foggia ma residente a Cinisello Balsamo.

A quest’ultimo sono stati sequestrati beni per circa 500mila euro. Le ordinanze restrittive sono state firmate dal gip Andrea Ghinetti, su richiesta del pm della direzione distrettuale antimafia Alessandra Dolci. Sotto sequetro preventivo, sono finiti beni (mobili e immobili) per un valore di per un valore di mezzo milione di euro.
F. Ber.