Desio/Lissone – Una stazione di servizio occuperà i prati che si aprono dietro l’ospedale di Desio, tra via per Cesano e via Olimpiadi. Il percorso cittadino della Pedemontana comincia a prendere forma, in attesa che venga ufficialmente messo in rete oggi, 21 aprile. Una stazione di servizio prevista alla periferia ovest della città, costruita su due blocchi speculari, ciascuno affacciato sui due tratti di quattro corsie ciascuno. Ed un ponte verde ad attraversare la strada, ricoperto con prato, ciclabile, parte integrante della Green Way, la pista ecologica che accompagnerà l’autostrada lungo tutto il suo percorso.
Alla periferia est invece, al confine con Lissone, un’altra opera imponente è destinata a segnare il territorio. Il disegno del nuovo svincolo non è di immediata interpretazione. Va subito detto che, come avevano anticipato mesi fa i nostri amministratori e come avevano confermato i vertici di Autostrada Pedemontana Lombarda Spa nel corso dell’unica assemblea aperta al pubblico sinora tenuta sull’argomento, la scorsa estate, l’attuale ponte e l’intero quadrifoglio di strade in uscita ed entrata sarà abbattuto. Costruito proprio in previsione dell’arrivo di Pedemontana, a distanza di qualche anno non serve più, è ritenuto troppo vasto, con un sacrificio di territorio esagerato.
Così si realizzerà un nuovo sistema, un dedalo di ponti, gallerie, rampe e strade da essere definito il secondo più ampio d’Europa. Tentiamo una lettura. La Pedemontana in arrivo da Lissone passerà sotto la nuova Valassina, in galleria. Bisognerà creare i collegamenti tra le due arterie e pare di capire che le strade si intrecceranno su più livelli, due o tre piani. Guardiamo a sinistra della nuova autostrada. La tristemente famosa via Molinara, dopo il nuovo sottopasso della ferrovia, in via Lombardia, porterà sulla Valassina in direzione Milano e l’attraverserà in galleria. Il suo prolungamento in zona San Giorgio, oltre la Valassina, è l’attuale via Bassi, una piccola strada destinata a trasformarsi in una importante arteria di collegamento. Ciò significa che le nuove costruzioni sorte nel quadrilatero tra via Bassi, via Briani, via Bonzi e via per Seregno saranno sfiorate, quasi toccate dallo svincolo.
Più che sfiorate, quanto piuttosto attraversate, saranno sul lato opposto dell’autostrada le due case ed il giardino dei fratelli Galimberti. Per loro si prospetta l’esproprio, sinora non ricevuto. Qualche metro più in là i terreni saranno salvi e voci sempre più insistenti parlano dell’arrivo di un nuovo grande punto di vendita di una società impegnata nel campo dell’abbigliamento.
Ancora un passaggio oltre la Valassina, ed eccoci a San Giuseppe. Il verde agricolo dello storico borgo sarà lambito dalle corsie della nuova autostrada e sarà attraversato da uno degli svincoli, quello in uscita dalla Valassina in provenienza da Lecco. In prossimità degli svincoli, sorgerà un albergo. Lo aveva anticipato il direttore Regalia durante l’assemblea aperta della scorsa estate.
Egidio Farina