Telecom, è crisi occupazionaleDomani scioperano i lavoratori

Monza – La crisi spazza anche il settore telecomunicazioni e tra le vittime ci sono i lavoratori Telecom di Monza e Brianza. Domani, venerdì 13 marzo, i dipendenti del colosso nazionale saranno in piazza Diaz, a Monza, a partire dalle 8.30, per protestare contro il piano di riorganizzazione dell’azienda, che in tre prevede il taglio di 10mila posti di lavoro. Lo sciopero nazionale in città si traduce in un presidio davanti alla sede monzese della Provincia con la richiesta di essere ricevuti e ascoltati dagli organi istituzionali.
"La misura degli interventi previsti e di quelli che hanno lasciato prefigurare – dicono i lavoratori Telecom di Monza e Brianza – fanno emergere una vera e propria destrutturazione aziendale con l’inizio della chiusura del presidio territoriale, unica garanzia di un servizio capillare, omogeneo, efficace ed efficiente per l’intero paese".
E ancora: "La chiusura delle sedi commerciali del 187, tra cui Monza, (una delle 22 che potrebbero essere smobilitate, su 99 totali in Italia, ndr) è una decisione grave e immotivata. Una operazione che non porterebbe nessun beneficio economico ma peggiorerebbe ulteriormente la qualità già precaria offerta alla clientela e costringerebbe la parte più debole dell’azienda (le donne, il lavoro part-time e i lavoratori tutelati dalla legge 104) al licenziamento. Questa operazione viene annunciata in spregio alla richiesta di Agcom inoltrata a Telecom obbligandola ad aprire sportelli fisici in ogni provincia in accoglimento delle migliaia di denunce di cittadini, filtrate dai difensori civici e dalla polizia postale".