Monza – L’odore è ancora acre nell’aria in via Michelino da Besozzo a Monza, al confine con Brugherio, il giorno dopo l’incendio di tre capannoni che si è verificato giovedì pomeriggio. Il lavoro maggiore è stato fatto durante la notte. Ma i vigili del fuoco hanno lavorato ancora fino a mezzogiorno di venerdì per spegnere del tutto il rogo e mettere in sicurezza gli edifici così come le forze dell’ordine e la protezione civile.
Sul posto passa anche un motociclista che si ferma a chiedere se il fumo che si è liberato nell’aria è pericoloso per il suo bambino. Gli addetti al lavori lo tranquillizzano, consigliando di tenere comunque chiuse le finestre.
“Abbiamo diramato un comunicato in cui spieghiamo la situazione – ha detto Maria Pastore dell’Arpa – non c’è nessun rischio”.
Qualche disagio per il traffico, ma sul finire della mattinata anche l’ultimo tratto di via Buonarroti – dalla rotonda su viale delle Industrie verso Brugherio – è stato riaperto al passaggio delle auto.
Molti i curiosi che si avvicinano ai capannoni colpiti dalle fiamme. Non si conoscono ancora le cause del rogo ma la Globo Trade di Monza, specializzata in casalinghi, ha subito fatto scendere in campo il proprio legale Maurizio Bono. “L’incendio non è partito dall’azienda del mio cliente – ha spiegato l’avvocato monzese – ma il tutto dovrebbe aver avuto inizio nel capannone di Casa World (grossista anch’esso di casalinghi). I danni maggiori subiti sono da ricondurre alle strumentazioni usate per spegnere il fuoco. Questa azione ha reso inutilizzabile alcuni materiali contenuti nello stabile del mio cliente. Abbiamo già presentato denuncia all’assicurazione per essere risarciti”.
L’incendio oltre alla Globo Trade e a Casa World ha colpito anche il capannone Fcc che fornisce la cancelleria alle imprese. Alcuni passanti hanno raccontato di aver visto il fumo addirittura in piazza Duomo a Milano. I danni ai tre stabili colpiti dalle fiamme restano comunque ingenti. Iniziando a smontare a mezzogiorno.