Se Parigi ha regalato al museo del Louvre una piramide in vetro, Seregno per la sua nuova sala consiliare ha puntato su un cubo. Molti residenti, tornando dalle ferie in questi giorni, hanno visto la loro attenzione attirata dalla struttura ancora in fase di completamento in piazza Risorgimento, oggetto di una riqualificazione lunghissima e caratterizzata da polemiche in serie: il manufatto è destinato appunto a sovrastare il lucernario che dà sulla nuova sala consiliare, realizzata al di sotto del livello stradale tra il palazzo Landriani-Caponaghi ed il parcheggio da quasi trecento posti.
Si tratta semplicemente di una copertura. Sotto c’è una sorta di lucernario, che consentirà di far filtrare luce naturale nella sala consiliare. La copertura serve per evitare che la gente si avvicini al buco e magari ci cada dentro. Di fatto, è un elemento architettonico, che può piacere o meno. All’aula consiliare si accede dal foyer dell’auditorium, mentre i parcheggi hanno accessi separati.
La novità ha scatenato, come forse è inevitabile che sia, commenti di tenore opposti: da una parte in molti sottolineano negativamente come in questo modo la piazza sarà occupata da un volume ulteriore, dopo quello sempre in vetro del foyer dell’auditorium interrato; dall’altra non manca chi invece apprezza il cubo, evidenziando come lo stesso ben si sposi con il già citato foyer e crei un contrasto gradevole con il palazzo Landriani-Caponaghi, ovvero tra un impianto moderno ed uno di taglio più antico. Intanto, la riqualificazione sembra procedere spedita e non è azzardato pensare che possa terminare entro fine anno.