Seregno: scontro auto-scooterMuore diciottenne di Seveso

Sinistro mortale giovedì sera a Seregno all'incrocio tra le vie Colombo e Polo tra il ciclomotore di Gianfranco Raffaele Minico, diciotto anni, di Seveso, e una vettura di una casalinga quarantunenne, abitante a Santa Valeria. Il ragazzo è deceduto in ospedale a Desio.
Seregno: scontro auto-scooterMuore diciottenne di Seveso

Seregno – Ancora una tragedia della strada in Brianza. L’ennesimo sinistro mortale di queste settimane si è verificato stavolta a Seregno, dove alle 22.25 di ieri, all’incrocio tra le vie Cristoforo Colombo e Marco Polo, a ridosso del centro storico, sono entrati in collisione il ciclomotore Aprilia in sella al quale viaggiava Gianfranco Raffaele Minico, diciotto anni compiuti in aprile, residente in via Cavalla a Seveso, e la Hyundai Tucson condotta invece da una casalinga quarantunenne, coniugata, abitante nella vicina zona di Santa Valeria.
L’impatto tra i due mezzi ha provocato conseguenze apparse subito devastanti per il giovane, rimasto sul selciato con fratture multiple in varie parti del corpo. Immediatamente soccorso dagli operatori del 118, che hanno dapprima cercato di stabilizzarne i parametri vitali sul posto e poi appena possibile lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale di Desio, Minico è infine spirato poco prima delle 2 di oggi, in pratica senza mai riprendere conoscenza.
In base a quanto ha ricostruito la Polizia locale di Seregno, l’incidente sarebbe da ascrivere ad un’omessa precedenza da parte dell’automobilista, che arrivando dalla stazione lungo l’asse di via Cristoforo Colombo ha svoltato a sinistra in via Marco Polo, senza avvedersi dell’arrivo nella direzione opposta del giovane centauro oppure pensando che lo stesso avrebbe arrestato la sua corsa al vicino semaforo.
La donna si è vista ritirare la patente ed infliggere una sanzione per l’infrazione commessa: ora però rischia anche di dover rispondere dell’accusa di omicidio colposo. Minico, che gli amici descrivono come un ragazzo perbene ed amante della vita, lavorava nell’impresa edile di famiglia con il padre. Al momento, non si conosce la data del suo funerale.
P.Col.