Seregno, questione plessi scuole:genitori scendono in strada

Fetta del mondo scolastico seregnese in fermento. In particolare il plesso della primaria Cadorna e del comprensivo Stoppani. Motivo: il dimensionamento degli istituti comprensivi. Stamattina manifestazione dei genitori davanti alla primaria Stoppani.
Seregno, questione plessi scuole:genitori scendono in strada

Seregno – Una fetta del mondo della scuola locale è in fermento. In particolare il plesso della primaria Cadorna e del comprensivo Stoppani. Non passa giorno che si susseguano assemblee dei genitori o consigli di istituto. Il merito del contendere è il dimensionamento scolastico degli istituti comprensivi della città, a seguito della legge 111 del 15 luglio che all’articolo 19, comma 4 recita: «Per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico in corso, la scuola d’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado. I comprensivi per acquistare autonomia devono essere costituiti con almeno mille alunni».
Questa mattina i genitori della primaria Stoppani, supportati da una delegazione delle Cadorna, hanno inscenato una manifestazione di dissenso, bloccando per poco tempo via Stoppani, contro la delibera assunta dal proprio Consiglio di istituto e la formulazione della quarta proposta firmata dal dirigente Maddalena Cassinari che prevede la creazione di un istituto formato dai plessi primaria Cadorna, Stoppani e media don Milani con l’esclusione della materna Nobili da aggregare alle Rodari, che superava di fatto le tre proposte dell’assessore Cerqua e cioè un comprensivo di circa 1.600 alunni formato da primarie Cadorna, Stoppani, media don Milani e materna Nobili, con inalterato il comprensivo Moro (830 iscritti), e così pure il comprensivo Rodari (790 iscritti).
I genitori della Stoppani, che giovedì sera avevano preso parte al Consiglio di istituto delle Cadorna, trovandosi d’accordo sulla linea emersa, in una lettera indirizzata al dirigente Cassinari hanno espresso il loro dissenso prendendo le distanze dalla delibera. Per loro riunire don Milani, Cadorna, Stoppani e Nobili è l’unica soluzione per «evitare separazioni tra scuole che hanno maturato un significativo e consolidato percorso di proposta didattica e coordinamento amministrativo». I genitori hanno raccolto 120 firme da presentare al sindaco. Una delegazione è stata ricevuta a palazzo Landriani.
Il sindaco, presente anche l’assessore Ilaria Cerqua e l’assessore provinciale Giuliana Colombo, ha promesso la convocazione di una assemblea allargata e ha chiesto una proroga alla Provincia di 7 giorni per la presentazione del piano di riordino. Lunedì mattina gli assessori all’istruzione provinciali sono convocati d’urgenza al Pirellone.
Paolo Volonterio