Seregnese scampato al sisma«Volevo tornare per aiutare»

Seregnese scampato al sisma«Volevo tornare per aiutare»

Seregno – Ha scampato il disastro perché era già rientrato da qualche giorno a Seregno, la città che gli ha dato i natali e dove risiede la sua famiglia. Nicola Mariani, classe 1982, studente della facoltà di Scienze di investigazione dell’università degli studi dell’Aquila, vive con trepidazione le notizie che arrivano in questi giorni dall’Abruzzo, devastato da un sisma considerato dagli esperti il peggiore del secolo. «L’edificio dove abito – racconta – per fortuna è solo lesionato e non è crollato. Del resto, è di costruzione abbastanza recente e si trova al di fuori delle mura della città vecchia. Il suo proprietario mi ha raccontato spesso e volentieri di aver scelto di lasciare il centro storico proprio per paura di un terremoto». Dai resoconti di chi si trova sul posto, la situazione appare agli occhi del giovane drammatica: «Non c’è che dire. Sono in contatto con insegnanti e compagni di corso e tutti mi descrivono una città ormai off limits. I residenti dormono quasi tutti in tendopoli, nelle macchine o nelle case che i più fortunati hanno sulla costa. Avevo offerto alla protezione civile la mia disponibilità a partire per dare una mano, ma mi è stato spiegato che la gravità dello status quo fa sì che l’accesso sia consentito solo a chi è debitamente formato, per scongiurare il pericolo che la buona volontà porti qualcuno impreparato a commettere imprudenze di sorta». Adesso anche il suo futuro è un punto di domanda: «Non so quando potrò riprendere il mio percorso di studi, ma capisco che questa non sia al momento una priorità. Per ora mi sto adoperando per raccogliere generi di prima necessità e tutto quanto possa essere utile per le popolazioni colpite. Poi vedremo il da farsi».
P.Col.