Monza – Non ci sarà Cicciolina tra i candidati sindaci che si sfideranno il 6 e il 7 maggio. Se la commissione elettorale e il Tar non escluderanno qualche aspirante primo cittadino i monzesi dovranno scegliere tra undici sindaci e venti liste. C’è Nicola Emanuele Fuggetta del Movimento 5 stelle, poi Roberto Scanagatti del centrosinistra. La sua è la coalizione più corposa, formata dalla Federazione della sinistra, dal Pd, da Italia dei valori, dalla lista Città Persone, da Sel e dai Moderati ecologisti. Sono in gara, olte a Santoro della Lega lombardo veneta, anche Vincenzo Ascrizzi con il movimento Aprire al cambiamento, Anna Mancuso con Insieme per Monza – Monza futura, Anna Martinetti che guida il polo di centro costituito da Udc e Una Monza per tutti, Marco Mariani con Lega Nord e la civica Monza c’è, Francesco Brioschi con la lista che ragruppa Unione italiana e Forza lombarda, Paolo Piffer con le due formazioni giovani Cambia Monza e Primavera Monza, Attilio Tagliabue a capo degli Ecologisti e reti civiche, Andrea Mandelli supportato dal Pdl e dalla Destra.
Gli aspiranti consiglieri comunali rappresentano un vero e proprio esercito: 594 persone, tra cui molte donne e parecchi giovani. Se fossero tutti monzesi, e qualcuno non lo è, rappresenterebbo quasi il 5% dei residenti. Molti di loro sanno di non aver alcuna posssibilità di essere eletti, dato che i posti in aula, dopo la riduzione dei seggi, saranno 32 a fronte degli attuali 40. Quest’anno qualcuno di loro non avrà nemmeno la speranza di trovare spazio nelle circoscrizioni dato che saranno abolite nelle città che non raggiungono i 250.000 abitanti. Caleranno, sempre per contenere i costi della politica, anche i posti in giunta e gli assessori non potranno essere più di nove.
Come sempre non mancano le curiosità: la lista con più donne (20 su 32) è Una Monza per tutti che, tra l’altro schiera due nipoti illustri: Luca Sorteni, nipote di Leo, il primo sindaco eletto nel Dopoguerra e Daniela De Nicola, nipote di Enrico, primo presidente della Repubblica. Tra i più giovani c’è anche un’aspirante reginetta di bellezza: Diana Schillaci che cercherà voti in Aprire al cambiamento.
Monica Bonalumi