Monza – Un secchio per raccogliere l’acqua dei condizionatori, forse colti di sorpresa dall’inaspettato ritorno del caldo e costretti agli straordinari per rinfrescare la sala stampa dell’autodromo. Ma è anche questa la vita da Gp, con tedeschi, spagnoli, inglesi e giapponesi che commentano, imprecano o telefonano nelle lingue più differenti nella Ballarò della sala intitolata a Nuvolari.
Nessun dispenser d’acqua per gli assetati scribacchini di mezzo mondo, vasi di fiori e nuovissimi distributori di snack sono le poche differenze di un mondo con così tante differenze, ma in fondo sempre uguale. Recintato da ingressi elettronici e abituato ai click dei fotografi, che consumano le suole avanti e indietro come tergicristalli impazziti nelle poche decine di metri del paddock.