Scuola e covid, parla il direttore dell’Ufficio scolastico regionale

Scuola oltre l'emergenza covid: il direttore dell’Ufficio scolastico regionale presenta le novità del nuovo anno e la Nota del Miur.
Augusta Celada Ufficio scolastico regionale
Augusta Celada Ufficio scolastico regionale

“Anche gli occhi possono sorridere”. Lo ha detto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Augusta Celada, confermando che ragazzi e insegnanti rientreranno a scuola senza obbligo di mascherina (eccetto i casi di fragilità). La dirigente nei giorni che portano alla prima campanella a Lombardia Notizie ha commentato le direttive per il nuovo anno.

Scuola e covid: “Elemento di socializzazione è importante”

Riferendosi alla ‘dad’ ha precisato che “Quello che vorremmo dimenticarci è una modalità esclusiva di insegnamento non in presenza che speriamo di lasciarci alle spalle perché l’elemento di socializzazione è un elemento motivazionale fondamentale per l’apprendimento. Non si va a scuola solo per svolgere i programmi, per esercitarsi o per maturare delle competenze di natura disciplinare, ma si va a scuola per imparare a stare al mondo, per diventare cittadini per comunicare con gli altri e sviluppare la nostra propensione sociale”.

Scuola e covid: “Fare tesoro dell’esperienza”

Il ritorno è nel segno della normalità, ma quello che è successo negli ultimi tre anni è una “cassetta degli attrezzi”: “È dunque importante che l’accesso alla scuola ritorni alle condizioni pre-pandemia, la dimensione ‘in presenza’ va salvaguardata a tutti i costi. L’esperienza maturata negli anni precedenti non deve andare dispersa, ma costituisce una cassetta degli attrezzi nel caso dovesse aggravarsi il quadro epidemiologico”.

Scuola e covid: chiarimento sulla dad

La dad – ha detto ancora – è stata un’esperienza significativa. Certamente l’acronimo non rende né ragione né giustizia dell’esperienza di innovazione che le scuole hanno fatto in questi due anni. E, allo stesso modo, le modalità di insegnamento e apprendimento a distanza differenziato per ordini e grado andranno differenziate. La scuola e il ministero stanno impegnandosi anche grazie ai fondi del PNRR per un’integrazione dell’apprendimento digitale in tutte le sue forme”.

Alla domanda se i ragazzi che risultassero positivi al Covid potranno richiedere l’attivazione dell’insegnamento a distanza, Celada ha risposto che: “Siamo in uno scenario completamente diverso e la scuola non è un erogatore di servizi a domanda. Quindi, ciascun istituto farà bene a regolamentare queste modalità, cioè quando e in che forma la scuola potrà attivare forme alternative di apprendimento. L’indicazione che oggi il Ministero dà è proprio quello di lasciare alla progettualità dell’istituto. Quindi non è un diritto del singolo utente richiedere la Dad, ma è una modalità che le scuole devono tenere presente e rendere fattibile ovviamente mantenendo delle condizioni di equità, trasparenza e di rispetto delle condizioni di chi lavora”.

Scuola e dad: i punti salienti della Nota del Miur

Il direttore Celada ha quindi approfondito i punti salienti della Nota diffusa dal Miur lo scorso 19 agosto e che conferma che il 31 agosto cesserà lo stato di emergenza.

La circolare – ha spiegato Celada – ripercorre il quadro normativo vigente precisando anche a beneficio degli operatori quali sono le disposizioni normative vigenti e quali hanno cessato la loro efficacia. La circolare permette di fare il punto rispetto alla ripartenza; è dunque importante che tutti si rendano conto di cosa ci si può aspettare e cosa no. La scuola ritorna a una sorta di normalità. Con la fine dello stato di emergenza cessano anche tutte quelle misure di contenimento forzato che hanno caratterizzato l’attività didattica degli ultimi 2 anni. La Nota ‘aiuta’ comunque a essere pronti in corsa a un eventuale cambio del quadro pandemico”.