Scuola, don Gallo strega MonzaArte, fede e la convivenza civile

Successo all'istituto e liceo artistico di Monza per l'incontro con don Andrea Gallo. Un appuntamento molto atteso, inserito nel progetto "Educare alla legalità, alla pace e alla convivenza civile": «La mia fede è stare tra la gente che ha bisogno».
Scuola, don Gallo strega MonzaArte, fede e la convivenza civile

Monza – Una serata emozionante e davvero speciale. Così si può definire l’incontro con don Andrea Gallo, ospite dell’istituto e liceo artistico di via Boccaccio di Monza. L’incontro, da tanto atteso, si inserisce nel progetto “Educare alla legalità, alla pace e alla convivenza civile” e don Andrea Gallo, che da molto si occupa di coloro che nella società sono, spesso per diversi motivi, i più bisognosi di aiuto, può sicuramente, anche attraverso il racconto della sua esperienza, far riflettere e dare modo di capire come anche noi possiamo, partendo da noi stessi, favorire la legalità, la pace e la convivenza civile.
Le sue parole hanno invaso l’aula magna dell’istituto cittadino gremita di docenti, personale della scuola, studenti, genitori e amici che non si sono lasciati scappare l’occasione di incontrarlo e ascoltarlo.
Il progetto legalità, la cui referente è la professoressa Anna D’Anna, è un pilastro della didattica scolastica. «Quest’appuntamento lo attendavamo da tempo – commenta Guido Soroldoni, preside della scuola – Siamo entusiasti che don Gallo abbia accettato il nostro invito. Chi meglio di lui può farci riflettere sui concetti della convivenza civile».

Don Gallo non si è risparmiato; ha avuto una parola per tutti, in maniera semplice e discorsiva ha narrato il suo percorso e gli incontri che l’hanno portato a dar vita alla comunità San Benedetto al porto di Genova.
«Io sono un uomo di strada – ha detto – perché vengo dalla strada. E’ bellissimo essere circondato dall’arte, come in questa sala, perché anche questa è un dono. Io vado in giro alla mia età, 84 anni, per mettermi in discussione e confrontarmi con gli altri. Ho scelto di coniugare quotidianamente la mia fede in modo diverso da altri, io voglio stare tra la gente che ha bisogno, tra gli emarginati, è anche per questo che è nata la mia comunità. Il padre è infinita misericordia, Gesù è venuto per servire non per essere servito».
Come hanno commentato alcuni genitori: «Un piccolo grande uomo, che ama la vita e cura, con immenso amore, il vero amore cristiano, le ferite di questa triste umanità, gridando forte contro ogni ingiustizia. Grazie don Gallo».

I temi sviluppati nel corso della serata sono stati molti, dal concetto di valore che è un diritto per tutti, al tema della scuola che deve essere libera e accessibile a tutti, senza dimenticare la scomparsa di Vittorio Arrigoni, ucciso in Palestina.
Alessandra Sala