Parte lunedì, 11 marzo, il primo Campionato nazionale di Ruzzle, il social game inventato da una società svedese che da dicembre sta appassionando tutto il mondo. Un’app per tablet e smarthphone per grandi e piccoli.
Praticamente la versione moderna del vecchio Scarabeo. L’applicazione è stata scaricata da 18 milioni di persone in oltre cento paesi, e l’Italia, ovviamente, è uno di quelli con la maggiore penetrazione.
Bergamo fa la sua parte con centinaia di giocatori di tutti i tipi, alcuni nascosti sotto nickname altri smaccatamente dichiarati. Tra tutti vale una regola: quando ci si incontra in riunione, sul Sentierone o al supermercato non fare assolutamente cenno al gioco che distoglie da qualsiasi dovere quotidiano.
Ruzzle è un divertente rompicapo, il cui obiettivo consiste nel comporre il maggior numero di parole possibili collegando con il dito le sedici lettere nella scacchiera che compare sullo schermo touch, entro un tempo massimo di due minuti su tre turni.
Ma attenzione, dopo l’eventuale vittoria o sconfitta contro l’avversario, c’è sempre spazio per l’umiliazione: alla fine del gioco, il sistema mostra al giocatore le centinaia di altre parole che non è riuscito a comporre: «Hai trovato 25 delle 354 parole possibili». Figuraccia.<+firma_coda><+copyright>