Rotonda viale Elvezia, precedente"Se sono vivo è un miracolo"

Rotonda viale Elvezia, precedente"Se sono vivo è un miracolo"

Monza – L’incidente mortale sulla nuova rotatoria di viale Elvezia, all’altezza del futuro Polo della Provincia della Brianza, all’imbocco della Valassina, riapre il dibattito sulla pericolosità di quella strada e delle recenti modifiche viabilistiche. Parecchie le segnalazioni che, in questi mesi, erano arrivate sul tavolo dell’ufficio infortunistica della Polizia locale monzese ma i vigili avevano sempre dato il bollino verde. La rotonda è ben segnalata, sia come cartellonistica, sia come segnaletica orizzontale. Sul tragico incidente di domenica mattina interviene anche Cristiana Cutò, sorella di Alessandro che, nel luglio dello scorso anno, fu protagonista di un incidente. Alla una del mattino, proveniente da viale Cesare Battisti, ha imboccato viale Elvezia e, di colpo, si è trovato di fronte la rotonda, non segnalata da alcuna cartellonistica. Per limitare i danni ha sterzato di colpo ed è andato a sbattere con il suo Crossfire Chrysler nero contro un palo. "Sono vivo per miracolo- spiegò Alessandro Cutò- e mi sembra incredibile di essere qui a raccontare quello che mi è successo in quella notte". "Ci stiamo muovendo affinchè la gente non rischi più su quella rotonda", commenta sul nostro sito la sorella Cristiana. Il fratello Alessandro, dal luglio dello scorso anno, si è reso disponibile a raccolgiere altre segnalazioni avvenuti alla medesima rotatoria scrivendo a Cuto86@hotmail.com.