Monza – Una manovra da 22,7 miliardi di euro. Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, con i voti della maggioranza Pdl-Lega, la manovra finanziaria per il 2013 che prevede 17,4 miliardi destinati alla spesa sanitaria. Con un investimento di 60 milioni di euro per l’ammodernamento delle tecnologie sanitarie nelle strutture pubbliche e interventi da stabilire con un Piano straordinario che la Giunta dovrà varare entro un mese dall’approvazione del bilancio.
Per il Consiglio approvato un risparmio di 7 milioni e 500 mila euro nei costi strutturali. Tra i tagli previsti, quelli alla spesa per iniziative editoriali (da 100 mila euro a 58 mila euro) e per incontri, consulenze e convegni. Ridotto anche il fondo per missioni e trasferte.
«Tutto ciò – ha spiegato il presidente della Commissione bilancio, Ugo Parolo (Lega Nord) – richiede sforzi particolari per sostenere imprese, lavoratori, cittadini e famiglie. La manovra regionale recepisce una serie di riduzioni di spesa decise dai provvedimenti di ‘spending review’ varati dal Governo che incidono, per la Lombardia, in 265 milioni di euro di tagli ai trasferimenti, 560 milioni di abbassamento del tetto del Patto di stabilità e 200 milioni di compressione finanziaria sul settore sanitario che però non inciderà sui servizi ai cittadini, ma verrà assorbita grazie a nuovi provvedimenti di razionalizzazione dei costi di funzionamento, già prima a livelli minimi. La Lombardia con questo provvedimento ha introdotto anche nuove procedure per abbassare i tempi dei pagamenti ai fornitori da 60 a 30 giorni massimo, ed è così la prima Regione in Italia ad adeguarsi alle nuove disposizioni».
«Questa manovra suscita grandi motivi di preoccupazione – ha detto invece il vimercatese Enrico Brambilla (Pd) – Manca la copertura necessaria per la cassa integrazione in deroga per il 2013, e la Giunta non ci ha dato risposte adeguate in merito ad alcune sollecitazioni che abbiamo avanzato su emergenze di carattere ambientale. Inoltre sono rimaste inevase le nostre richieste di approfondimenti su questioni come la sottoscrizione dei Bond Lombardia, il recupero dell’evasione e i vincoli del patto di stabilità».
«È una manovra gravemente insufficiente e insoddisfacente – ha replicato Stefano Zamponi, capogruppo dell’Italia dei Valori- e che si caratterizza per una linea di assoluta e totale continuità con i precedenti 17 anni di Governo regionale».