Ragazzi protagonisti a Seveso per ridare colore con l’arte a Petitosa e villa Dho

Il laboratorio artistico è una delle tante attività promosse all’interno del progetto 5Lab alla Petitosa (sostenuto dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza con 9mila euro) che mira a riqualificare l’omonimo centro ricreativo, oggetto negli ultimi tempi di numerosi atti vandalici. Natur& Onlus è l’associazione che guida le proposte.
Laboratori a Villa Dho
Laboratori a Villa Dho

A Seveso l’arte diventa occasione per imparare a stare insieme. Leticia, Arianna, Alice indossano le tute da imbianchino. Arancione, blu, rosso: la metamorfosi nei coloratissimi omini di Keith Haring, il celebre artista pop newyorkese, è immediata. Lo sfondo bianco del salone d’ingresso di Villa Dho sembra perfetto per lo shooting in programma. Le ragazze iniziano a provare varie pose, mentre Chiara Zuanetti, responsabile del laboratorio, sta dietro l’obiettivo. Rapidamente l’entusiasmo cresce e le partecipanti si scatenano, improvvisando salti dai tavoli, capriole e figure acrobatiche. Tra qualche grido e molte risate, riescono addirittura a realizzare una piramide umana a tre livelli. Il laboratorio artistico è una delle attività promosse all’interno del progetto 5Lab alla Petitosa (sostenuto dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza con 9mila euro) che mira a riqualificare l’omonimo centro ricreativo di Seveso, oggetto negli ultimi tempi di numerosi atti vandalici.

Gemma Beretta, referente di Natur& Onlus, l’associazione a cui fa capo l’iniziativa, sottolinea come la stessa intenda mostrare come questo luogo possa rappresentare un centro di aggregazione positiva non solo per bambini e anziani ma anche per gli adolescenti del circondario. L’offerta è ampia e diversificata: oltre a quello artistico, sono stati attivati laboratori di musica, teatro, fotografia e mediazione linguistica. Natur& Onlus si occupa anche della gestione di Villa Dho, antica dimora nobiliare adiacente alla Petitosa. Un tempo luogo di villeggiatura estiva dei Conti Dho, oggi è diventata la sede della comunità familiare Casa Aperta. Al suo interno sono ospitate alcune ragazze minorenni che provengono da contesti familiari difficili, seguite da un’equipe di educatori e volontari che si prende cura di loro. Le ragazze hanno la possibilità di intraprendere un percorso verso l’autonomia personale.

La villa è frequentata quotidianamente anche da ragazzi considerati a rischio, che qui trovano sostegno scolastico e occasioni di socializzazione; è inoltre teatro di molteplici attività aperte alla partecipazione della cittadinanza. Proprio per riuscire a coinvolgere maggiormente le ospiti della residenza, il laboratorio artistico si è trasferito per qualche sessione dalla Petitosa al salone di Villa Dho.

«Le lezioni devono stimolare la curiosità dei partecipanti e devono consentire di produrre un risultato nel giro di un’ora o due, altrimenti c’è il rischio che subentrino noia e insoddisfazione – racconta Chiara, educatrice specializzata in arteterapia -. Solitamente scegliamo un artista su cui lavorare e di volta in volta sperimentiamo tecniche diverse con l’obiettivo di proporre sempre attività che permettano a tutti di dare il proprio contributo». Cecilia, ragazza ospite della comunità familiare e assistente in seconda di Chiara, nel ruolo di studente in un liceo artistico, conferma che «il primo obiettivo è quello di stare insieme facendo qualcosa di divertente». Raccontando poi del murales che è andato ad abbellire il porticato della Petitosa, i ragazzi spiegano perché hanno scelto proprio Villa Dho come soggetto: «La parete da decorare fronteggiava la Villa, perciò volevamo che i due edifici si rispecchiassero a simboleggiare gli stretti legami che li uniscono». Le foto sono state stampate. Le ragazze ora le ritagliano e, tra un commento e l’altro, procedono a incollarle su un cartellone, che a fine giornata finirà appeso al muro del salone che aveva fatto da sfondo, aggiungendo un tocco artistico alla loro già meravigliosa casa