Primavere di Monza con Shirin Ebadi

Che cos’è una gabbia d’oro? Ne parlerà l’avvocato Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003, seconda ospite delle “Primavere di Monza” organizzate da il Cittadino. Appuntamento giovedì 16 maggio nella chiesa di San Pietro Martire. Prenotazioni aperte.
L’avvocato iraniano Shirin Ebadi, un premio Nobel  in visita a Monza
L’avvocato iraniano Shirin Ebadi, un premio Nobel in visita a Monza

Che cos’è una gabbia d’oro? Ne parlerà l’avvocato Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003, seconda ospite delle “Primavere di Monza” organizzate da il Cittadino con la collaborazione del Comune e con Camera di Commercio e Acsm Agam come partner.

Quando – L’appuntamento è per giovedì 16 maggio nella chiesa di San Pietro Martire, alle 20.45. L’avvocato iraniano discuterà del tema “Abitare il futuro: i rischi della gabbia d’oro”. Nei libri, pubblicati anche in Italia, e nell’impegno di Ebadi, la gabbia è l’immagine di ogni tipo di fondamentalismo (religioso, di opposizione politica, di adesione cieca a un regime). È ciò che diventa un ideale se manca il confronto. E ne parlerà con Giorgio Bardaglio, direttore de il Cittadino. Non è la sua prima volta in Brianza. Nel 2007 aveva ricevuto il premio internazionale “Vittorino Colombo” ad Albiate per una doppia prima volta: prima volta a una donna e a un premio Nobel.

Carta d’identità – Shirin Ebadi ha studiato giurisprudenza all’università di Teheran e subito dopo la laurea ha partecipato agli esami per diventare magistrato. Dal 1975 al 1979 ha ricoperto la carica di presidente di una sezione del tribunale di Teheran. Ma dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 è stata costretta, come tutte le donne giudice, ad abbandonare la magistratura e solo dopo ampie proteste le è stata riconosciuta la possibilità di collaborazione al tribunale con il ruolo di “esperta di legge”. Ha considerato il declassamento intollerabile e per alcuni anni la sua attività si è limitata alla pubblicazione di libri e articoli. Solo nel ‘92 ha ottenuto l’autorizzazione a operare come avvocato e ha aperto uno studio proprio.

L’impegno – Due anni dopo è stata tra i fondatori della “Society for Protecting the Child’s Rights”, un’associazione non-governativa, e nel 1997 ha avuto un ruolo di rilievo nella campagna di sostegno del presidente riformista Mohammad Khatami. Come avvocato è solita occuparsi di casi di liberali e dissidenti entrati in conflitto con il sistema giudiziario. Spesso è parte civile in processi contro membri dei servizi segreti iraniani. Il 10 ottobre 2003 le è stato conferito il premio Nobel per la pace.

Prenotazioni – Tutte le informazioni sono sul sito internet www.leprimaveredimonza.it. Nella sezione “prenota” la possibilità di registrarsi gratuitamente per partecipare all’evento.