Monza – È stato pubblicato da Legambiente il rapporto 2012 di Pendolaria. Cresce il numero di pendolari che utilizza il treno per gli spostamenti quotidiani. Negli ultimi tre anni si è avuto un incremento del 19,8% in Lombardia di passeggeri. Pur essendo un anno difficile, nel 2012 c’è stato anche qualche elemento positivo. Ad esempio per quanto riguarda gli aumenti: dopo la stangata del +23% dell’anno scorso, quest’anno i prezzi di biglietti e abbonamenti sono rimasti invariati. Chi ha investito di più in valore assoluto per i servizi aggiuntivi ed il materiale rotabile nel periodo 2001/2012 è stata proprio la Lombardia, con 390 mln di Euro per i servizi e circa 870 per il materiale rotabile, per un totale di 1.270 milioni di euro. Ma veniamo alle note dolenti che riguardano soprattutto le tratte che passano per la provincia. Tra le linee che attraversano il territorio brianzolo, la Milano Lecco con oltre 50mila utenti al giorno e la Milano con circa 45mila viaggiatori sono rispettivamente l’ottava e l’undicesima linea più frequentata ogni giorno dai pendolari.
A fronte di linee così battute, i problemi sono importanti e riguardano diversi percorsi a cominciare dai pendolari di Molteno, ed in generale della Brianza tra Erba e Monza, dove è presente una linea ferroviaria di 29 km interamente a binario unico. La tratta rientra nel progetto delle linee S (S7) ed ha visto un recente finanziamento per nuovo materiale rotabile, ma dovrà necessariamente essere raddoppiata. Un’altra linea che soffre dei problemi di affollamento è quella che collega Milano e Lecco. I pendolari di questa tratta lamentano con frequenza il fatto che per molti convogli siano disponibili solo parte delle carrozze a causa di guasti al sistema di illuminazione e al malfunzionamento delle porte. Questo provoca spesso ritardi che si ripercuotono anche sui treni successivi.
Altra necessità sarebbe quella del quadruplicamento tra Chiasso e Monza con il progetto che prevede la realizzazione di una nuova linea da Bivio Rosales a Seregno-Desio, di circa 37 km. L’obiettivo del progetto di RFI consiste proprio nel completamento del sistema di gronde merci e nella velocizzazione dei collegamenti viaggiatori internazionali verso il Gottardo. Obiettivo ambizioso che ancora troppo spesso si scontra con la difficile realtà del quotidiano.