Monza – È il pontificato delle prime volte. Primo Papa argentino, primo latinoamericano, primo gesuita, primo Francesco (e non Francesco I). Primo Papa a telefonare a chi l’ha preceduto, per fissare un incontro. E magari andrà a finire che con lui parlerà di calcio. Come Benedetto XVI è tifoso del Bayern Monaco, freschissimo qualificato ai quarti di Champions League, Papa Francesco è un appassionato sportivo e tifoso del San Lorenzo, la squadra del quartiere Almagro di Buenos Aires. È un tesserato del club, in rete, i giornali argentini riportano diverse fotografie in cui è ritratto con la maglia rossoblu. Nel 2008, da cardinale, celebrò la messa del centenario
Lo sport – Uno dei primi messaggi di congratulazioni al nuovo pontefice è arrivato da Diego Armando Maradona che si è detto “molto felice e speranzoso di poterlo incontrare, quando verrà in Italia, proprio come era successo con Giovanni Paolo II”. Il capitano dell’Inter Javier Zanetti ha affidato la sua emozione ai microfoni di Inter Channel: “Devo ammettere che quello che provo in questo momento è soprattutto una grande emozione per tutti noi argentini. Non lo conosco di persona, ma è un Papa che ha vissuto a Buonos Aires, molto umile e sempre vicino sempre al nostro popolo. La fede è cosi importante nel mondo e noi gli siamo tutti vicini. Ho avuto la fortuna di conoscere Papa Ratzinger e adesso mi aspetto di avere l’occasione di conoscere il nuovo Papa connazionale, sarebbe una grandissima emozione per me e per tutta la mia famiglia. Gli auguro tutto il bene possibile e, ripeto, per tutti noi come popolo argentino è una grande emozione”.
“Un Papa argentino! Quanta felicità! Francesco, mi piacerebbe poterti dedicare il Mondiale 2014!”. Tanta felicità, come si legge, anche nel messaggio al Papa dell’argentino Lionel Messi.
Calcio sì, ma non solo. Le cronache riportano che nella vita di Papa Francesco c’è stato anche il basket, grazie al padre che era un ex giocatore del Boedo. E poi il tango, quasi scontato per un argentino. Anche se si sta parlando di un Papa. Quello sul ballo è un capitolo, intitolato proprio “Mi piace il tango”, del libro-intervista che nel 2010 ha raccontato il cardinale Jorge Mario Bergoglio. Lo stesso libro in cui ha rivelato di aver avuto una fidanzata che “era del gruppo di amici con i quali andavamo a ballare. Poi ho scoperto la vocazione religiosa”.
Le reazioni – L’annuncio dell’elezione di Jorge Bergoglio a nuovo Papa ha colto di sorpresa anche la cattedrale di Buenos Aires dove è subito scattato un applauso. I presenti al momento dell’annuncio stavano recitando il rosario. Una donna si è inginocchiata e ha esclamato: “Non ci posso credere, abbiamo un Papa argentino”.
“Paladino dei poveri e dei più vulnerabili”, ha detto Barack Obama. Per il presidente degli Stati Uniti, la scelta di un Papa delle Americhe mostra “la forza e la vitalità di una regione sempre più importante per il mondo intero: condividiamo la gioia di questo giorno storico. Sono ansioso di lavorare con Sua Santità per portare avanti la pace, la sicurezza e la dignità a prescindere dalla fede religiosa”.
Più asciutto il commento, su Twitter, della presidente argentina Cristina Kirchner, con cui Bergoglio si è più volte scontrato in occasione della discussione di legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso (poi approvata): «A nome del governo argentino e in rappresentanza del popolo del nostro Paese, voglio salutarLa ed esprimere le mie felicitazioni».
Angela Merkel ha detto: “Mi compiaccio soprattutto con i cristiani dell’America latina, che per la prima volta vedono uno di loro alla guida della Chiesa cattolica”.
“Rivolgo a Papa Francesco I, le mie più calorose congratulazioni e i miei più sinceri auguri per l’importante missione che gli è stata appena affidata alla guida della Chiesa cattolica, per rispondere alle sfide del mondo contemporaneo”, ha commentato il presidente francese, Francois Hollande. E poi: “La Francia fedele alla sua storia e ai principi universali di libertà, di eguaglianza e di fraternità, che fondano la sua azione nel mondo, proseguirà il dialogo fiducioso che ha sempre avuto con la Santa Sede, al servizio della pace, della giustizia, della solidarietà e della dignità dell’uomo”.
Congratulazioni via Twitter per il primo ministro britannico David Cameron: “La nomina di Sua Santità Papa Francesco, 266mo vescovo di Roma, segna un giorno importante per gli 1,2 miliardi di cattolici nel mondo”. Con l’unico dubbio che abbia sbagliato a contare i successori di Pietro.
Non come Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, che ha espresso “A nome della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, la mia grande gioia per l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio a 265mo successore di San Pietro e supremo Pontefice della Chiesa Cattolica”.
“Esprimo i migliori auguri a Jorge Mario Bergoglio eletto Papa Francesco. Che possa guidare con forza e saggezza la Chiesa cattolica per i prossimi anni. I rapporti della Chiesa con la Comunità Ebraica di Roma e il dialogo con l’ebraismo hanno compiuto dei passi importanti. La speranza è che si possa proseguire il cammino nel segno della continuità e delle buone relazioni”. ha detto in una nota il Capo Rabbino della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Di Segni.
Un augurio anche da Cuba: “I miei più cordiali complimenti e auguri per il suo pontificato”, ha scritto il presidente Raul Castro in un messaggio di saluto diffuso a l’Avana.