Monza – (Ros. Red.) .C’è una testimonial d’eccezione del progetto «Monza città cardioprotetta». E’ Paola Perego, volto noto della televisione italiana, che, nonostante l’accento ormai romano, rivendica con orgoglio la sua nascita a Monza e gli anni trascorsi con la famiglia a Brugherio.
Paola ha accettato di registrare per Brianza per il cuore un video che sarà presto proiettato a Monza per sensibilizzare le persone sull’importanza di conoscere le manovre salvavita e l’uso del defibrillatore. Venerdì scorso, nel centro di produzione del nuovo polo della comunicazione dell’Università Statale a Sesto San Giovanni, Paola Perego si è raccontata tra un ciak e l’altro. «Sono felicissima di poter fare qualcosa per la mia città- spiega- l’idea è nata dall’incontro con Orazio Ferro. Mi ha spiegato cosa fa Brianza per il cuore e sono stata contenta di partecipare all’iniziativa».
A Monza, anzi a Brugherio, Paola ha ancora la sua famiglia: «A questi luoghi mi legano i ricordo dell’infanzia, villa Fiorita dove passavamo le sere d’estate, Monza, l’Arengario e lo struscio del sabato pomeriggio».
Giovanissima, ha avuto le prime esperienze come modella, poi il contratto con Antenna Tre, fino all’approdo in Fininvest. «Erano altri tempi, eravamo poche ragazze, facevamo le vallette mute, ma intanto imparavamo un mestiere, ci organizzavano corsi di dizione. Adesso invece ci sono un sacco di ragazze bellissime che vogliono fare televisione, ma poche riescono». In attesa di un nuovo programma in prima serata su Rai Uno, Paola Perego ha il tempo di dedicarsi al sociale.
Oltre a Brianza per il cuore appoggia le campagne dell’Airc e dell’Aism, l’associazione per la sclerosi multipla.
«Quella dell’uso del defibrillatore è una campagna importante – conclude la nota presentatric; so che grazie a Brianza per il cuore a Monza e in Brianza ci sono già un centinaio di defibrillatori e altri dieci di nuova generazione sono appena stati installati. Anche Lorella Cuccarini sta promuovendo una campagna con Trenta Ore per la vita per mettere un defibrillatore in ogni scuola, ogni palestra, ogni centro sportivo».