Monza – Lo sconcerto per la morte di padre Fausto Tentorio segna il volto di tutti i missionari del Pime ospiti della sede di via Lecco. Sono passati quattro giorni dalla notizia, ricevuta in piena notte, dell’uccisione del missionario lecchese, spesso di passaggio dal seminario monzese e in contatto con diversi confratelli. «Padre Tentorio – commenta padre Giancarlo Politi, 69enne guida spirituale dei 34 giovani studenti con la vocazione missionaria, in arrivo a Monza da tutto il mondo – è stato con noi in molte occasioni, anche nel suo ultimo soggiorno a casa, lo scorso anno». Il missionario, 59 anni, originario di Santa Maria Hoè, è stato assassinato lunedì mattina davanti alla parrocchia di Arakan, a North Cotabato, nell’isola filippina di Mindanao. L’assassino si è avvicinato a lui e lo ha ucciso con due colpi alla testa, per poi fuggire. Le indagini al momento non hanno portato alcun risultato, ma la polizia locale parla di esecuzione “di killer professionisti”. Nel 2003 il missionario del Pime era già sfuggito ad un agguato. Ordinato sacerdote nel 1977, padre Fausto era partito subito per le Filippine. Dal 1985 era ad Arakan.
Padre Politi, originario di Abbiategrasso, per nove anni missionario ad Hong Kong lo ricorda così: «Uno tosto, ma con un grande sorriso sempre stampato in volto». «Lo abbiamo ricordato – continua il missionario – nelle messe, cariche di significato e le preghiere sono tutte per lui». Tra i giovani studenti del seminario ci sono anche due filippini, particolarmente provati da questo assassinio. E padre Politi, per ricordare il missionario lecchese, non parla più. Legge, parole di padre Fausto scritte poco tempo fa ai superiori: «Riconoscente a Dio per il grande dono della vocazione missionaria, sono cosciente che essa comporta la possibilità di trovarmi coinvolto in situazioni di grave rischio per la mia salute ed incolumità personale, (…) fino all’eventualità di una morte violenta. Tutto accetto con fiducia dalle mani di Dio, e offro la mia vita per Cristo e la diffusione del suo Regno». «Parole molto belle – conclude padre Politi – che racchiudono la grande fede e la missione che ciascuno di noi svolge, consapevole anche dei rischi del martirio». Anche altri amici di padre Tentorio hanno rivelato che il religioso aveva parlato con loro, più volte, della possibilità della sua morte, quasi consapevole dei pericoli che correva.
Padre Tentorio verrà sepolto accanto a padre Favali. I funerali sono previsti per martedì 25 ottobre, nella cattedrale di Kidapawan. Per il missionario gli indigeni hanno predisposto molte veglie funebri. I familiari, da Lecco, giungeranno in questi giorni nelle Filippine.
Arianna Monticelli