Limbiate – Torna alla ribalta, sintomo purtroppo di una mentalità diffusa e radicata, il problema della mancata sicurezza nei cantieri edili. Ancora una volta il sopralluogo effettuato dagli agenti della Polizia locale in un’abitazione privata in fase di ristrutturazione nella zona di via Buozzi ha rilevato la totale mancanza dei dispositivi di protezione individuale. I sette operai di nazionalità italiana incaricati del rifacimento della copertura trovati al lavoro nel cantiere, dipendenti di una società con sede legale a Limbiate il cui titolare è però residente in Calabria, camminavano sul tetto ad oltre quattro metri di altezza senza nessuna misura di precauzione.
Grosse irregolarità sono state riscontrate anche per il ponteggio, realizzato su una base d’appoggio non conforme e privo di ogni protezione e della certificazione del Piano di montaggio, smontaggio e manutenzione. E’ così scattata la denuncia penale e la segnalazione all’Asl ed il cantiere è stato chiuso. Sono state multate poi con un’ammenda di 516 euro ciascuna due ditte, una di Paderno e l’altra di Limbiate, per il ritardo nella denuncia di due infortuni sul lavoro avvenuti sul territorio limbiatese. La legge prevede infatti il termine di 48 ore dall’accaduto per la denuncia di incidenti con prognosi superiore a tre giorni.
i.b.