Monza – In tutta Italia sono rimasti solo 8 ombrellai tra Lombardia (2), Veneto (2), Friuli Venezia Giulia (3) e Sicilia (1): sono rimasti in attività reinventandosi e allargando il proprio business. E in dieci anni tra le professioni dal sapore antico sono cresciuti gli spazzacamini (ce ne sono 274 in Italia , +62,1% in 10 anni) e diminuiscono gli arrotini (391, -24% in 10 anni). E’ quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese e Lab-MIM.
I “mestieri” dal sapore antico Complessivamente tra arrotini, ricamatrici, liutai, impagliatori, materassai, accalappiacani, fabbri, barbieri, spazzacamini e giostrai in Italia sono oltre 30.000 le professioni dal “sapore antico”. “Donne donne è arrivato l’arrotino”: si identificano con la professione di arrotino 391 imprese in Italia, soprattutto in Emilia Romagna (il 17,9%), Lombardia (il 12,5%) e Veneto (11,5%). Ancora oggi ci sono 95 magnani o stagnini che in Italia scelgono l’antico nome di riparatore delle pentole in rame nella descrizione della propria attività. E non solo: nel nostro Paese sono ancora quasi 15 mila i parrucchieri che utilizzano l’antico nome di barbiere, localizzati per lo più in Campania (2.542), Sicilia (2.355) e Lazio (1.753). Ci sono poi gli imprenditori che puliscono canne fumarie e si definiscono con l’antico nome dello spazzacamino: sono 274, localizzati perlopiù in Trentino Alto Adige (26,6%) e in Lombardia (12,8%). E se si cerca un intagliatore, nel nostro Paese ce ne sono quasi 500: occorre andare in Trentino Alto Adige, dove sono ben 168 (il 34,9% del totale). Mentre gli amanti dei cavalli potranno trovare 507 maniscalchi in tutta la Penisola, in particolare in Lombardia (quasi 100), in Toscana e in Piemonte ( circa 60 in entrambi i casi).
Nel campo degli strumenti musicali, nel nostro Paese si possono trovare ancora 300 accordatori e liutai, mentre sono quasi 400 i materassai, che si trovano soprattutto in Lombardia (134), Piemonte (98) e Lazio (55). E riguardo le professioni prettamente femminili, disseminate nel Paese ci sono oltre 200 merlettaie e ricamatrici, in particolare nel Meridione, Puglia (30) e Sicilia (29) in testa. E si trovano persino 30 accalappiacani, un terzo dei quali in Campania. E’ quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.