Nuovo stemma della ProvinciaVota il nostro sondaggio online

C'è il nuovo stemma della Provincia e ci sono anche quelli che hanno perso la sfida: il vincitore è davvero il migliore? Era meglio quello precedente? Vota il sondaggio e decidi qual era il più bello tra i finalisti.
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Monza – Dovrebbe evocare il territorio brianzolo attraversato dai fiumi, ma ai consiglieri provinciali ha ricordato un tanga. Giovedì scorso nell’aula di via Grossi in parecchi si sono lasciati andare a battute irriverenti mentre era in corso la votazione, a scrutinio segreto, per scegliere il nuovo simbolo dell’ente. Lo stemma vincitore, in cui campeggia il verde delle colline e compare una rielaborazione del triskele celtico, ha stracciato con 22 voti su 29 gli altri due bozzetti arrivati alla fase finale della selezione, ed ha mandato in pensione l’ormai familiare tapparella a strisce orizzontali bianche e verdi.L’esito dello scrutinio ha riservato un paio di sorprese quando il presidente del consiglio Angelo De Biasio ha aperto le buste con i nomi degli autori. Il nuovo logo è stato ideato da Lucio Brugiatelli di Serra de Conti, in provincia di Ancona mentre al secondo posto si è piazzata Matilde Romano, di Roma. L’unico brianzolo della terzina è Elio Talarico e, sorpresa nella sorpresa, è il responsabile del circolo Pd di Lissone.
La proclamazione ha, seppur con qualche sfumatura, messo d’accordo tutti: «Questo – afferma Rosella Panzeri di Pdl – è il riconoscimento di un’identità che c’è ed è viva». «Con lo stemma – precisa la sua collega Annalisa Colombo – il nostro ente vuole assumere una identità più chiara che avrà il compito di unire i suoi cittadini».
«Quello nuovo – interviene il capogruppo del Pd Domenico Guerriero – è un bel logo. Ci fa piacere che abbia vinto un autore residente fuori Provincia e, ancora di più, che un nostro esponente sia arrivato terzo. Ci dispiace un po’ abbandonare il vecchio simbolo che era ormai un tratto distintivo e ci dispiace che nell’attuale non ci sia un richiamo più forte all’identità della Brianza».
L’unica voce fuori dal coro è quella di Vittorio Pozzati del Pd che non ha partecipato alla votazione: «Questa – sbotta – non è una cosa seria. L’ideazione di uno stemma va commissionata a chi lo fa di mestiere e segue i dettami dell’araldica: affidandoci a un esperto avremmo, magari, speso dieci volte di più ma avremmo un lavoro fatto come si deve». Il nuovo logo è costato 5.000 euro, che andranno a Brugiatelli, mentre i componenti della giuria non riceveranno alcun compenso.
Il successore della tapparella sembra incontrare il favore dei brianzoli: già lo scorso fine settimana più di un lettore ha espresso il suo parere sulla pagina Facebook de il Cittadino e i consensi, compresi quelli sull’allusione al tanga, hanno superato le critiche. Nelle prossime settimane la Provincia allestirà una mostra con i 264 bozzetti, di cui uno proveniente dalla Spagna, che hanno partecipato al bando.
Monica Bonalumi