Multe più severe per chi sporca o disturba la quiete pubblica. Giovedì 28 luglio il vicesindaco di Triuggio Michele Casiraghi ha presentato in consiglio comunale il nuovo “Regolamento di polizia urbana”. Il testo sostituisce quello in vigore sul territorio comunale dal 2006. «Abbiamo recepito le linee guida dettate in materia da Regione Lombardia –ha spiegato Casiraghi–. Questo sarà uno strumento più moderno ed efficace». Le principali novità riguardano il consumo di alcolici in luoghi pubblici e l’ammontare delle sanzioni per chi sporca il bene comune.
Triuggio: il dettaglio dei provvedimenti
«Nei luoghi pubblici, aperti alla cittadinanza o destinati alla fruizione collettiva, è vietato consumare bevande alcoliche, compreso vino, birra e birra analcolica, in contenitori di vetro o lattine, salvo nelle aree individuate con Delibera di Giunta Comunale -si legge nel testo del nuovo regolamento-. Nelle aree sopra indicate che non siano pertinenze di pubblici esercizi, è altresì vietato l’utilizzo dei citati contenitori anche se questi vengono impiegati per travasare il loro contenuto in bicchieri in carta o plastica per il consumo delle citate bevande». Il punto ha suscitato il disaccordo del consigliere di “Tradizione e Futuro” Fabio Scandizzo. «Mi sembra sia una limitazione troppo severa -ha sottolineato il consigliere di minoranza-. Da sempre i ragazzi di Tregasio si trovano in piazza Baj, ora non potranno più farlo». Il nuovo “Regolamento di polizia urbana” rende più care anche le sanzioni per i trasgressori. Le multe, nei casi più gravi, potranno arrivare fino a 500 euro. «Col vecchio regolamento ogni infrazione “costava” ai cittadini 50 euro –ha aggiunto il vicesindaco Casiraghi–. È evidente che è diverso gettare a terra un mozzicone di sigaretta o abbandonare in piazza quattro materassi. Per questo ora le sanzioni saranno diversificabili secondo i casi».
Triuggio: nuova disciplina per le attività a fini editoriali
Una terza novità introdotta dal documento approvato giovedì riguarda la disciplina delle attività di ripresa fotografica, video e cinematografica effettuate per finalità editoriali, professionali o commerciali, quali videoclip musicali o spot pubblicitari. «Negli ultimi anni al Bosco del Chignolo sono state effettuate riprese di prestigio come per esempio il video musicale di Luciano Ligabue –ha concluso Michele Casiraghi-. Nelle casse dell’ente però sono entrate cifre esigue, pari alla sola occupazione di suolo pubblico». Da ora in poi l’autorizzazione per le riprese verrà rilasciata solo previo pagamento dei diritti prestabiliti con Delibera di Giunta Comunale in aggiunta all’eventuale canone di occupazione suolo pubblico.