Nova Milanese – Una telefonata anonima ha avvisato i carabinieri di precipitarsi lungo la Monza Saronno per una violenta rissa scoppiata davanti ad un bar. Quando una pattuglia del nucleo radiomobile di Desio è arrivata sul posto, c’è stato un fuggi fuggi generale.
Del gruppo protagonista del pestaggio, alla fine, sono stati fermati in due, entrambi romeni di 22 anni. E’ successo la notte tra mercoledì e giovedì, poco dopo l’una. Le forze dell’ordine sono intervenute, appunto, su segnalazione di un cittadino, che ha chiamato in caserma per richiedere la loro presenza, dato che la situazione rischiava di degenerare.
Davanti ad un bar, i carabinieri hanno trovato un gruppetto di una decina di ragazzi che si stava picchiando con violenza. I militari hanno notato che volavano pugni e calci, ma anche colpi sferrati con le cinture dei pantaloni, trasformate in pericolose arme. Tutti i protagonisti della rissa erano visibilmente ubriachi.
Alla vista della gazzella, i ragazzi si sono dati alla fuga. E’ nato quindi un inseguimento. Alla fine, due di loro sono stati raggiunti e fermati dai militari. Sono così ammanettati C.L. e A.H., tutti e due romeni, ventiduenni, residenti in città, nello stesso appartamento, in via Assunta.
Alla richiesta di spiegazioni, non hanno saputo dire il motivo per cui era scoppiato il litigio tra connazionali. Si tratta, probabilmente, di motivi banali. La violenza sarebbe scattata anche e soprattutto per effetto dell’alcool. I due romeni sono stati arrestati con l’accusa di rissa, ma anche di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, perché non si sono arresi immediatamente, ma hanno aggredito i carabinieri che stavano tentando di immobilizzarli, prima riempiendoli di insulti e poi passando alle maniere forti, con pugni, calci e schiaffi.
I militari hanno però avuto la meglio. Dopo essere stati fermati, i due immigrati sono stati portati in ospedale per essere medicati. I medici li hanno quindi soccorsi per le ferite ricevute durante la zuffa. Le loro condizioni, comunque, non erano gravi: sono stati giudicati guaribili, rispettivamente, in 10 e 5 giorni. Subito dopo, sono stati trasferiti in carcere a Monza. Restano ancora irreperibili, invece, gli altri ragazzi che erano con loro.
P.F.