Monza – Confermare le 110 condanne emesse in primo grado, fino a 16 anni di reclusione, per altrettanti imputati nel maxi processo contro le cosche della ‘ndrangheta in Lombardia. Lo hanno chiesto venerdì i sostituti procuratori generali di Milano, Laura Barbaini e Felice Isnardi, davanti ai giudici di Corte d’Appello.
Il processo è quello che in primo grado ha inflitto oltre otto secoli di carcere complessivi agli esponenti della malavita calabrese radicati anche in Brianza. Ora la parola passa alla difesa. E’ probabile che alcuni legali possano ricorrere alla Corte Costituzionale contro il pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha sì annullato parte della sentenza di primo grado, che era stata depositata in due tempi, ma che ha sancito anche la possibilità di sanare l’errore da parte dei giudici di secondo grado.