Monza – Un ”palazzo” quasi tutto rosa. Dei 1.061 dipendenti del Comune, infatti, il 70 percento è formato da donne; ed anche i posti di responsabilità all’interno dell’ente sono occupati principalmente da persone di sesso femminile. Numeri che dicono più di tante parole, sottolinea l’assessore al personale Alfonso Di Lio. «La metà dei dirigenti comunali è di sesso femminile- spiega-, su 37 posizioni organizzative, 22 sono occupate da donne, e ci sono 55 capoufficio donne contro 31 uomini».
Un dato controcorrente rispetto al mondo lavorativo femminile in Italia, aggiunge Di Lio, dove essere donna rappresenta un ostacolo alla carriera, e dove la maternità si paventa come un momento di scelta tra vita privata e vita lavorativa. Varie le iniziative prese dall’amministrazione per favorire la conciliazione dei tempi privati con quelli lavorativi, come ”Una Vacanza un po’ speciale!”, finalizzato ad agevolare la cura dei figli durante le vacanze scolastiche attraverso l’erogazione di voucher, e ”Al lavoro tranquilla!”, per sostenere le spese di frequenza ai servizi per l’infanzia al fine di facilitare il rientro al lavoro da parte delle neo mamme.
La scorsa settimana è poi stato istituito il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. Si tratta di un organismo interno di tutela dei lavoratori, con compiti propositivi, consultivi e di verifica nell’ambito della tutela delle condizioni lavorative dei dipendenti. Il nuovo comitato sostituisce, unificandone le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunità e sul fenomeno del mobbing.
Giuliano Da Frè