Monza, spacciatore contromanoper cercare di sfuggire all’arresto

Rocambolesco arresto degli agenti del commissariato di viale Romagna di uno spacciatore che al volante di una Toyota ha imboccato via Durini in contromano. Abbandonato il veicolo ha cercato di far perdere le proprie tracce infilandosi nel parcheggio sotterraneo del Nei.
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Monza – Rocambolesco arresto degli agenti del commissariato di viale Romagna di Khaild Ridoine un marocchino, 29 anni, residente nella zona della Boscherona. L’uomo è stato notato in macchina in via Azzone Visconti, nel tardo pomeriggio di lunedì. Gli agenti, in servizio con la volante, hanno deciso di procedere ad un controllo di routine, ma il nordafricano, al volante di una Toyota Yaris, ha imboccato via Durini in contromano. Seguito dalla volante, l’uomo ha abbandonato il veicolo per fuggire a piedi in via Enrico da Monza.

Ha cercato di far perdere le proprie tracce infilandosi nel parcheggio sotterraneo del Nei, ma inutilmente. Anche quando gli agenti gli erano addosso, il magrebino ha opposto resistenza, sino ad arrendersi ai poliziotti. Ridoine custodiva il suo gruzzolo nella tasca destra dei pantaloni: 1200 euro in banconote di vario taglio. Gli affari sembravano andare a gonfie vele e non erano ancora chiusi, visto che, all’interno della macchina abbandonata in strada, gli agenti hanno trovato una quindicina di piccoli involucri contenenti in totale poco più di 11 grammi di cocaina e altri 9 di hashish.

La perquisizione effettuata in casa, invece, ha dato esito negativo. Per il marocchino originario di Casablanca, i guai erano solo all’inizio, visto che è risultato anche sprovvisto di patente di guida.

Altro arresto operato lunedì sera in via Buonarroti dai carabinieri della squadra antidroga dell’aliquota operativa. In cella è finito un algerino quarantenne, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine locali per reati allo spaccio di eroina. L’uomo è stato preso davanti al parcheggio dell’Esselunga, intento a piazzare qualche dose ad un gruppo di clienti. Per lui, il processo si è concluso con la condanna ad un anno e otto mesi di reclusione.
Federico Berni